Mobilità gratuita, c’è un nuovo mezzo attrezzato alla Misericordia

E’ dotato di una pedata per il sollevamento e trasporto di persone in carrozzina
Fondazione Progetti del Cuore e la Fraternita di Misericordia di Capannori hanno inaugurato con orgoglio il nuovo veicolo per il servizio di mobilità gratuita che opererà sul territorio, possibile grazie al sostegno delle imprese locali.
Il governatore Pietro Bruno, il maresciallo dei carabinieri di Capannori e il padre spirituale don Michele Fambrini hanno partecipato al taglio del nastro e consegnato ufficialmente gli attestati di partecipazione ai rappresentanti delle attività commerciali coinvolte in questo prezioso progetto. Sono state spese parole di elogio per l’iniziativa e di grande riconoscenza per il sostegno ricevuto.
Il mezzo è un Fiat Doblò dotato di attrezzatura specifica e di una pedana elettrica per il sollevamento e trasporto di carrozzine sarà destinato a migliorare significativamente la vita di anziani e famiglie in difficoltà, che potranno usufruire di visite domiciliari da parte degli assistenti sociali per le cure di volta in volta necessarie. La Fraternita di Misericordia di Capannori continua così il suo impegno verso chi si trova in situazioni di svantaggio, rinnovando il proprio impegno sociale e comunitario, che è parte integrante della sua missione da molti anni. Avrà quindi a disposizione un prezioso strumento di lavoro a costo zero, perché tutte le spese di gestione saranno a carico di Fondazione Progetti del Cuore.
“Siamo orgogliosi – ha detto Daniele Ragone amministratore di Fondazione Progetti del Cuore – di avere portato questo servizio di mobilità gratuita a Capannori una comunità che merita tutta la nostra attenzione e supporto. Grazie alla generosità delle aziende locali e al lavoro sinergico con la Comunità, siamo stati in grado di realizzare questa iniziativa che rappresenta per noi un passo importante verso la realizzazione di una società più inclusiva e solidale, dove nessuno venga lasciato indietro. Il nostro obiettivo è rafforzare il senso di comunità e fornire assistenza concreta a coloro che ne hanno più bisogno, consentendo loro di accedere ai servizi fondamentali come cure mediche, istruzione e attività sociali”.