Caruso (Lega): “San Ginese, paese dimenticato. Subito l’asfaltatura dopo i lavori all’acquedotto”

30 novembre 2024 | 11:29
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Caruso (Lega): “San Ginese, paese dimenticato. Subito l’asfaltatura dopo i lavori all’acquedotto”

Il consigliere di opposizione: “Nella zona mancano luoghi di svago e incontro e i servizi sono del tutto assenti: altro che attenzione alle frazioni”

Una città, 40 paesi: è questo lo slogan più volte utilizzato in campagna elettorale dai partiti e dalle liste civiche che hanno sostenuto il sindaco Del Chiaro per evidenziare le particolari attenzioni della sinistra per le frazioni di Capannori ma le attenzioni si sciolgono come la neve al sole una volta terminata la campagna elettorale, mentre i problemi dei paesi rimangano irrisolti nell’indifferenza generale”. È quanto sostiene il consigliere comunale della Lega Domenico Caruso. 

“È il caso – afferma Caruso – di San Ginese di Compito dove sono state cambiate le tubature dell’acquedotto ma ai cittadini era stata promessa una rapida asfaltatura ma, intanto, i mesi sono passati e, con le prime piogge, la via di San Ginese versa in condizioni disastrate. Alcuni cittadini della zona sud del paese mi hanno riferito che preferiscono allungare il percorso per raggiungere casa da via della circonvallazione a Colognora per non percorrere la disastrata strada del centro storico della frazione che presenta avvallamenti, cordoli dei tombini sporgenti e rigonfiamenti di asfalto dove sono state poste le tubature. Per non dire poi delle lamentele di diversi ciclisti che rischiano di cadere visto lo stato in cui versa la strada paesana”.

“Anche per questo e per rimuovere al più presto una situazione che non può essere ignorata per garantire l’incolumità dei cittadini ma anche per la circolazione dei mezzi  sollecito l’amministrazione comunale ad intervenire per realizzare i lavori di asfaltatura di cui era stata promessa la pronta esecuzione – conclude Caruso – I lavori per la rete dell’acquedotto sono terminati a fine estate ma ancora,  agli inizi dell’inverno, non si vede la felice conclusione di questo necessario intervento. Vi è da segnalare, infine, che nel paese, che ha circa un migliaio di abitanti, al di là del centro parrocchiale, non esistono altri luoghi di svago e mancano negozi di alimentari, barbieri, edicole, cartolerie e anche per fare una fotocopia ci si deve recare a Pieve San Paolo. Tutto ciò senza considerare l’altrettanto cronica mancanza di  mezzi pubblici per raggiungere gli uffici pubblici o l’ospedale di Lucca”.