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Impianto di pannoloni a Salanetti, Picchi: “Trionfalismo sulla struttura senza evidenze scientifiche”

5 dicembre 2024 | 17:14
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Impianto di pannoloni a Salanetti, Picchi: “Trionfalismo sulla struttura senza evidenze scientifiche”

Il portavoce del coordinamento dei comitati della Piana: “Nessun recupero di acqua e rischio di inquinamento per gii Pfas”

“Retiambiente a distanza di oltre cinque mesi dalla conferenza dei servizi sull’impianto dei pannoloni sporchi dichiara di non essere in grado di ottemperare alle prescrizioni richieste e domanda ulteriori tre mesi di proroga. E mentre Retiambiente annaspa nelle difficoltà, Legambiente, guarda caso, corre ancora una volta in suo soccorso per mezzo del suo responsabile scientifico nazionale Minutolo”. A dirlo è il portavoce dei comitati ambiente della Piana, Liano Picchi.

“Peccato però che le argomentazioni trionfalistiche esternate sull’impianto – dice Picchi – non coincidano né con le convinzioni di ambientalisti più eminenti, né con la realtà dei fatti, né con il semplice buon senso. Alla sua affermazione che questo progetto “risolve un problema ambientale” sentite invece cosa dice il direttore generale e fondatore di Zero Waste Europe Joan Simon: “L’esempio della Fater di Contarina ha dimostrato che il riciclo dei pannoloni non p economicamente fattibile. I pannoloni sono costosi da raccogliere e da trattare e i ricavi generati dalla vendita dei materiali riciclabili non compensano nemmeno i costi di trattamento…”. La prova più schiacciante che la ragione sia dalla sua sta nel fatto che l’impianto di riferimento della Fater è stato smantellato”.

“Quando Minutolo parla di riduzione di consumo di suolo – pin quanto collocato in un “edificio esistente”, sarebbe bene che si documentasse poiché l’edificio esistente ha bisogno di un’ampliamento di oltre il 60%, altri 2800 metri quadri di nuova cementificazione. Quanto poi all’affermazione che “questo sistema permetterà di recuperare risorse preziose come l’acqua, Minutolo dimentica forse di dire che quel 70% che fuoriesce dai pannoloni non é acqua, ma “liquidi organici”, mentre l’acqua non verrà recuperata ma sprecata, in quanto il processo verrà alimentato addirittura con acqua idropotabile sottratta all’acquedotto civile. Vergogna. Tra l’altro dimentica pure di far menzione che questi scarichi contenenti Pfas rischiano di inquinare fossi e falde in quanto Aquapur ha dichiarato di non essere in grado di filtrarli”.

“Quanto al minimale recupero di plastiche e fibre di cellulosa (meno del 30 per cento) – conclude Picchi – allo stato attuale non risulta che nessuna azienda sia disposta ad accettarli. A sostenerlo non siamo noi ma l’Arpat. Ma la cosa che stride ancor più è che Legambiente ad ogni alluvione si scaglia contro l’irrazionalità dei politici che continuano a cementificare in zone di pericolosità idraulica, dimenticando che Salanetti è in una zona P3, ovvero di massima pericolosità con ben tre inondazioni subite negli ultimi 23 anni. Proprio da lei, dottor Minutolo, che é pure un geologo, questo non ce lo saremmo mai aspettato”.