La Porcari che vogliamo: “Su Salanetti e piano rifiuti il sindaco racconta novelle”

17 gennaio 2025 | 11:42
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La Porcari che vogliamo: “Su Salanetti e piano rifiuti il sindaco racconta novelle”

La capogruppo Pisani: “Sindaco in difficoltà con il paese: l’unica verità è che gli emendamenti per mantenere la distanza minima dalle case sono stati bocciati”

“Il nuovo piano rifiuti ha letteralmente cancellato il criterio escludente della distanza minima dei 200 metri dai centri abitati perché, come dichiarato anche dallo stesso Giani, era un ostacolo per la realizzazione degli impianti di trattamento rifiuti in Toscana. Tanto è vero, che tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione per reintrodurre tale criterio localizzativo sono stati brutalmente bocciati dalla maggioranza Pd. Questa l’amara verità. Il sindaco non venga a raccontarci l’ennesima novella“. A dirlo è la capogruppo de La Porcari che vogliamo, Barbara Pisani.

“Capiamo – prosegue Barbara Pisani – che Fornaciari sia in forte difficoltà con il paese: cercava di attribuirsi qualche improbabile merito per essere riuscito a partorire, solamente dopo le infinite pressioni nostre e delle oltre 300 lettere dei porcaresi, una delibera di giunta che avrebbe dovuto essere lì da anni, a difendere il centro abitato di Porcari. L’amministrazione Fornaciari sapeva di essere in difetto già dall’agosto 2023. Ma, chissà come mai, ha continuato a perdere mesi e mesi di tempo prezioso per rimediare ad una propria imperdonabile negligenza. Ma ora è tutto chiaro.  Quei mesi hanno fatto molto comodo ai suoi amici in Regione, per individuare una soluzione “ad hoc” e aggirare l’ostacolo per poter autorizzare dell’Impianto Pannoloni di Salanetti: un nuovo Piano Rifiuti nel quale sparisce la distanza minima di 200 metri dai centri abitati e, contemporaneamente, si dà la possibilità di utilizzare tale nuova norma anche a chi ha un procedimento autorizzativo in corso. E il gioco è fatto”.

“Di fronte a quella che è una palese beffa, cittadini e comitati si sono immediatamente mobilitati, andando, mercoledì scorso, sotto le finestre del palazzo della Regione – prosegue – per denunciare tutto pubblicamente, proprio durante la seduta del Consiglio in cui si approvava il nuovo piano rifiuti. Evidentemente la mobilitazione ha preoccupato non poco chi, tra qualche mese, dovrà venire a chiederci il voto. Di lì l’improbabile emendamento Mercanti-Puppa, palesemente forzato e inconsistente, visto che dice di “porre particolare attenzione” alle aree con presenza di centri abitati e niente di più. Non servirà minimamente a fermare la volontà di Retiambiente di realizzare l’impianto a Salanetti e lascerà la massima discrezionalità a Regione Toscana nell’autorizzarlo”.

“Vale la pena ripeterlo – ribadisce Pisani – gli unici emendamenti, che ripristinavano in modo inequivocabile e certo il criterio escludente dei 200 metri dal centro abitato, sono stati respinti brutalmente dal Pd, Mercanti e Puppa in prima linea. Inutile che si scomodino addirittura l’assessore Monni o il presidente Giani per rassicurarci che il Nuovo Piano non è retroattivo. Sappiamo bene che non lo è. E soprattutto non serve che lo sia.  Semplicemente perché è il piano stesso che dà la possibilità di applicare, anche ai procedimenti autorizzativi in corso come quello dell’impianto di Salanetti, i nuovi criteri localizzativi in luogo dei previgenti. Una palese presa di giro”.

“Gli amici di Fornaciari in Regione quindi, da Giani in giù, tutti compresi, che ora si sentono in dovere di rassicurarci, non solo non hanno fatto né detto niente per difendere i cittadini della Piana di Lucca, ma hanno proprio lavorato perché fosse spazzato via ogni ostacolo alla realizzazione dell’Impianto dei Pannoloni a Salanetti. E che Fornaciari non ci venga a raccontare l’ennesima novella… se l’impianto verrà autorizzato i nomi dei responsabili li abbiamo tutti ben chiari”.