Assi viari, il Comitato Altrestrade: “Consiglio convocato fuori tempo massimo”

30 gennaio 2025 | 11:19
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Assi viari, il Comitato Altrestrade: “Consiglio convocato fuori tempo massimo”

La rabbia dei cittadini organizzati: “I consiglieri eletti subito dopo il voto si sono dimenticati del loro dovere di rappresentanza. Passerella inutile in assise”

Il Comitato Altrestade deluso dall’esito del consiglio comunale sugli assi viari di martedì sera.

“In quella sede  – dice il comitato – abbiamo fatto presente la tardività di questa convocazione, che arriva oltre un mese dopo la determina di conclusione della conferenza di servizi, firmata dal commissario lo scorso 19 dicembre 2024 e oltre due mesi dopo il deposito del parere di Capannori, avvenuto in data 7 novembre 2024. Merita ricordare che in quella sede – l’unica deputata a raccogliere i pareri degli enti locali – il Comune di Capannori ha depositato parere favovevole con condizioni, mai revocato o modificato con atti successivi”.

“È da settembre 2024 che chiediamo con insistenza ai consiglieri comunali di Capannori, sia di maggioranza sia di opposizione, di convocare un consiglio straordinario, per discutere su un tema così importante per tutta la Piana. Lo chiedevamo perché convinti che il consiglio comunale fosse la sede deputata al confronto democratico del comune ma evidentemente non è più così – dice il comitato – Quando la decisione del Consiglio poteva in qualche modo influire sul parere del Comune si è stati bene attenti a non fare un passo, lasciando che fosse la giunta ad esprimersi. Solo oggi – a giochi fatti – è stata convocata una seduta”.

“In conclusione, prendiamo atto dell’omissione colpevole dei consiglieri di maggioranza, alcuni dei quali eletti grazie al voto dei comitati – conclude Altrestrade – che appena insediati hanno evidentemente dimenticato la loro funzione di rappresentanza. Non da meno sono stati i consiglieri di minoranza, alcuni dei quali dichiaratamente contrari, incapaci di fare sintesi per ottenere una seduta del consiglio comunale in tempi utili, arrivando dopo la banda, quando ormai il parere del Comune era protocollato. Infine, anche il nostro invito alla formalizzazione di atti vincolanti, per recuperare un briciolo di credibilità, è caduto nel vuoto. Una inutile passerella di opinioni, che non incide sulle sorti della Piana e che conferma la superficialità di chi nel 2025 sostiene un’opera disegnata nel secolo scorso e che ormai, per giustificarla, non sa più cosa inventarsi. L’ennesima occasione persa e la conferma di un’ambiguità che lascia sperare ben poco”.