No al bullismo: il progetto ‘Mai soli’ di Porcari protagonista a Firenze
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Nato dalla sinergia tra l’associazione Riaccendi il sorriso, il Comune e le scuole del territorio, è l’unica buona pratica della provincia di Lucca ad aver ottenuto l’attenzione regionale
Ieri (6 febbraio), in occasione delle iniziative per la Giornata internazionale contro il bullismo e il cyberbullismo che ricorre oggi, il Comune di Porcari è stato invitato a Firenze, alla biblioteca delle Oblate, per partecipare all’evento regionale Oltre il bullismo: emozioni e relazioni al sicuro dentro e fuori la rete. Organizzato dalla Regione Toscana nell’ambito del programma GiovaniSì, l’appuntamento ha riunito esperti, istituzioni e associazioni impegnate nel contrasto di questi fenomeni, dando spazio a cinque buone pratiche messe in atto nei territori. Tra queste, il progetto Mai soli, fiore all’occhiello di Porcari e unico esempio dalla provincia di Lucca.
Avviato circa un anno fa grazie alla collaborazione tra il Comune, la scuola media Enrico Pea, l’Itet Arrigo Benedetti e l’associazione Riaccendi il sorriso presieduta dalla dottoressa Rosaria Sommariva, il progetto ha ricevuto il plauso della Regione per il suo approccio integrato e inclusivo. Sostenuto anche da un finanziamento regionale, Mai soli si è infatti posto l’obiettivo di prevenire episodi di bullismo e cyberbullismo coinvolgendo non solo gli studenti, ma anche le famiglie e i docenti.
Il progetto si sviluppa attraverso una serie di interventi mirati, che vanno dalla formazione degli insegnanti a incontri per sensibilizzare i genitori, fino a laboratori educativi dedicati ai ragazzi. Tutte le attività ruotano intorno all’idea di creare un ambiente scolastico e sociale dove la consapevolezza emotiva e relazionale diventino strumenti fondamentali per prevenire e contrastare comportamenti dannosi.
Durante l’evento fiorentino, Porcari è stato rappresentata sia dagli studenti intervenuti, sia dall’assessora alle politiche formative Eleonora Lamandini, che ha illustrato il percorso e i risultati raggiunti grazie al progetto. Mai soli è nato dalla consapevolezza che bullismo e cyberbullismo siano dinamiche che coinvolgono l’intera comunità, e non fenomeni individuali, con conseguenze spesso devastanti per chi ne è vittima.
Per i docenti sono stati organizzati percorsi di formazione che forniscono strumenti utili per riconoscere e gestire episodi di bullismo e cyberbullismo, lavorando anche sulle tecniche di peer education. Le famiglie, spesso disorientate di fronte a queste situazioni, sono state coinvolte in incontri dedicati a sensibilizzare i genitori sull’importanza del loro ruolo, sia nella prevenzione che nella gestione di comportamenti a rischio. Per i ragazzi, invece, sono stati attivati laboratori condotti da psicologi ed esperti, volti a sviluppare competenze emotive e relazionali e a promuovere un uso consapevole delle tecnologie digitali.
L’esperienza di Mai soli è stata presentata come un modello replicabile che può produrre risultati significativi anche su altri territori.