Giorno del Ricordo: il Consiglio di Capannori ricorda l’esule istriana Argia Pasqualis

Nell’assise capannorese è intervenuto a parlare il figlio della donna, scomparsa nel 2007, Paolo Batttistini
La seduta del consiglio comunale di Capannori di ieri, lunedì 10 febbraio, è stata dedicata in gran parte al Giorno delRicordo per commemorare le vittime delle foibe. Un momento particolarmente significativo è stato il ricordo di Argia Pasqualis, esule istriana e maestra elementare a Capannori per circa 40 anni.
A raccontare la storia della donna è stato il figlio, Paolo Battistini, docente presso l’istituto Isi Pertini di Lucca, che ha evidenziato il forte legame che si instaurò tra sua madre e la comunità capannorese. Il racconto di Battistini è avvenuto dopo l’intervento dell’assessora alla cultura Claudia Berti che, nel ringraziare Battistini per la sua testimonianza, ha rimarcato l’importanza dell’istituzione del Giorno del Ricordo, avvenuta 20 anni fa. Una data fondamentale per mantenere viva la memoria sulla tragedia delle Foibe, con l’obiettivo di trasmetterla alle nuove generazioni affinché simili tragedie non accadano più.
Nata a Pola nel 1922, Argia Pasqualis nel 1947 fu accolta nel campo profughi in Santa Caterina in via del Crocifisso a Lucca dove restò con i suoi genitori per tre anni e mezzo. Ha insegnato per circa 40 anni a Capannori, prima alla scuola elementare di San Gennaro e poi alla scuola elementare di Segromigno Piaggiori. Negli anni ’90 iniziò a raccogliere documenti e a scrivere annotazioni sparse sulla storia familiare e la propria esperienza di profuga istriana. A partire dal 2006, portò la sua testimonianza nelle scuole e in occasioni pubbliche organizzate dalle istituzioni locali, contribuendo alla commemorazione del Giorno del Ricordo. È scomparsa nel 2007.
Al termine dell’intervento di Paolo Battistini, è stato proiettato il video Le memorie dolenti, realizzato dagli studenti dell’Isi Pertini di Lucca. Il video, che include scritti e annotazioni lasciate dalla stessa Argia Pasqualis, narra la vicenda dell’esodo istriano e la tragedia delle Foibe.