Fine vita, Rontani (Capannori Cambia): “Dalla Regione una legge-palcoscenico”

Il consigliere civico: “Intanto si continua a trascurare quel diritto a salute e ad una buona qualità di vita, specie per anziani e disabili”
“Ha fatto davvero scalpore l’approvazione, in consiglio regionale toscano, della legge sul suicidio assistito. Come esponente di una Lista Civica, libero dunque di parlare fuori dalle tante versioni di partito che ho ascoltato in questi giorni, riferendomi alla vera realtà della vicenda. Già nel 2017, il parlamento italiano aveva approvato una normativa (legge 219) che consentiva ai casi clinici gravi e senza speranza, l’accesso sanitario, pur rifiutabile, alle cure palliative ed eventualmente, alla sedazione profonda continua. Peraltro, restava il fatto che l’articolo 580 del codice penale continuava a prevedere, come reato punibile, anche l’aiuto al suicidio di persona in condizioni di sofferenze gravissime e intollerabili, capace però di deciderlo consapevolmente”. A dirlo è Paolo Rontani di Capannori Cambia.
“Quindi, la Corte di assise di Milano – spiega Rontani – ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale,nel 2018, perchè valutasse se la specifica di questo articolo violava o meno l’essenzialità della libertà personale anche sul diritto a decidere del proprio fine vita e se puniva ingiustificatamente chi lo aiutava, sostenendolo e non certo istigandolo a farlo. La Corte Costituzionale, nella conseguente sentenza 242/2019 ha annullato tale articolo nella parte incostituzionale che puniva chi agevolasse l’esecuzione di propositi di suicidio ma solo se liberamente e autonomamente assunti da persona affetta da patologie irreversibili, fonte di sofferenze fisiche e/o psicologiche che ella reputa intollerabili, purchè tali condizioni e le modalità di esecuzione, siano state verificate da una struttura pubblica del Servizio Sanitario Nazionale e previo parere del Comitato Etico, territorialmente competente. In finale, troviamo un auspicio dei giudici a che detta materia sia disciplinata sollecitamente dal legislatore, in conformità con i principi appena enunciati”.
“Cosa ha fatto nel 2025 la Regione Toscana? – prosegue Rontani – Approfittando del disaccordo parlamentare sulle varie proposte presentate in merito, della proposta da lei ricevuta, a iniziativa popolare, consegnata con ben il doppio delle firme necessarie (10mila invece che 5milka) ma soprattutto della prossimità di rinnovo elettorale a giugno, si è approvata a larga maggioranza una specie di “legge-palcoscenico” che l’ha resa protagonista nazionale del dibattito, per il tempo che durerà lo spettacolo. Infatti, detta legge va promulgata e pubblicata per 15 giorni sul Burt, mentre il Governo ha 60 giorni di tempo, dalla pubblicazione medesima, per ricorrere al giudizio della Corte Costituzionale, se ritiene che una legge regionale (come questa) ecceda le competenze della Regione… Ma cosa ci leggiamo, nel testo? In sostanza, solo l’organizzazione di un semplice procedimento, forse gratuito, a cura della sanità regionale toscana, che si presume riservato ai cittadini toscani e che in 47 giorni consente un suicidio assistito, sotto controllo medico e, per fortuna, nel rispetto dei principi stabiliti con la sentenza 242/2019. Tutto ciò continuando peraltro a trascurare, nella quotidianità, quel diritto alla salute e ad una buona qualità di vita, specie per anziani e disabili, che in Toscana sfiora ormai livelli bassissimi, con un sistema sanitario sempre più inefficiente per i suoi tempi lunghi, i quali costringono gli utenti a rivolgersi all’assistenza privata. O a pagare saporitamente e ancora, la stessa azienda Usl, ricorrendo ai suoi medici, disponibili subito se in libera professione”.
“Al sindaco di Capannori Del Chiaro, che si è pubblicamente complimentato con la Regione del suo stesso colore politico, rimproverando l’inattività del parlamento… con maggioranza di destra – prosegue l’ex candidato sindaco – mi permetto di ricordare come anche lui dovrebbe essere criticato per le tante promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute dopo. Quanto a salute, cominciamo con il famoso servizio di intervento Pronto Dottore, di cui nemmeno si parla più e continuiamo con la pericolosità delle strade comunali, rimaste dissestate”.
“Concludo con una nota amara: Al di là di valutazioni etico-morali sull’oggetto di questa legge, accadrà mai che i protagonisti della vita partitica italiana e, in particolare, toscana, imparino finalmente ad agire in tutela di chi li elegge o comunque di coloro che dovrebbero governare, invece che per confermare un posto di potere a se stessi?”.