Gli studenti del comprensivo Carlo Piaggia di Capannori in Svezia con il progetto Erasmus+
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Durante la settimana di scambio in una ‘scuola senza scarpe’ gli studenti hanno preso parte a numerose attività proposte dalla scuola
Dal 16 al 22 febbraio un gruppo di studenti dell’istituto comprensivo Carlo Piaggia di Capannori ha partecipato a una mobilità Erasmus+ in Svezia, alla scuola ospitante Furulidsskolan di Kungsbacka, scuola senza scarpe. Questa esperienza ha permesso ai giovani studenti di confrontarsi con nuovi metodi didattici, culture diverse e attività stimolanti, arricchendo il loro percorso formativo.
Gli studenti coinvolti sono stati Filippo Belluomini, Luca Martini, Gabriele Fanucchi e Gabriele Lorenzetti, delle classi 2B e 2D della scuola secondaria, e Nadia Binzzine, Adele Parra e Noemi Pellegrini, della classe quinta A della scuola primaria A. Bertolucci Del Fiorentino. Ad accompagnarli le insegnanti Laura Fontana, Luisella Caci e Fabiana Mungai. Inoltre, la professoressa Letizia Ricci ha partecipato all’esperienza attraverso un’attività di job shadowing, osservando metodologie e strategie educative in linea con gli obiettivi del progetto di accreditamento Erasmus+: inclusione, cittadinanza attiva e digitalizzazione.
Durante la settimana di scambio, gli studenti hanno preso parte a numerose attività proposte dalla scuola svedese, tra cui falegnameria, ago e filo (lavoro manuale e creativo), musica, outdoor education (apprendimento all’aperto), matematica, educazione fisica, inglese, scienze, educazione civica.
Parallelamente, l’istituto di Capannori ha proposto un’attività di yoga, che ha riscosso grande interesse tra gli studenti svedesi e italiani.
L’esperienza è stata anche un’opportunità per osservare l’uso dei device digitali a supporto dell’insegnamento e per confrontarsi con metodologie didattiche innovative, mirate a favorire un apprendimento inclusivo e partecipativo.
Questa mobilità ha rappresentato un’importante occasione di crescita personale e accademica per gli studenti coinvolti. Il confronto con una realtà scolastica diversa ha permesso loro di sviluppare nuove competenze, migliorare la conoscenza della lingua inglese e arricchire la propria visione del mondo scolastico e sociale.
Un’esperienza che sicuramente resterà impressa nei ricordi dei partecipanti, lasciando un segno nel loro percorso educativo e umano.