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I castagneti abbandonati tornano a dare frutti: il progetto per Villa Basilica

25 febbraio 2025 | 11:11
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I castagneti abbandonati tornano a dare frutti: il progetto per Villa Basilica

Grazie a oltre 100mila euro di contributi a fondo perduto. A Capannori si interviene per il diradamento di alcune conifere che si trovano in versanti piuttosto impervi e di difficile accesso

Il Consorzio forestale di Villa Basilica ha ricevuto l’assegnazione di oltre 106mila euro di contributi a fondo perduto, a valere sulla Misura SRD15 di Regione Toscana (ex Piano di Sviluppo Rurale), per sostenere un investimento di oltre 133mila euro sui territori di Villa Basilica e in parte su Capannori.

Si tratta di un progetto articolato in due ambiti. In modo prevalente, tra Pariana e le Pizzorne, il Consorzio intende recuperare e rendere produttivi alcuni castagneti da frutto abbandonati da anni e che i soci proprietari hanno dato in gestione al Consorzio stesso. L’intervento prevede il coinvolgimento di almeno quattro proprietari diversi ed ha un significato anche di tipo simbolico, in quanto risponde alle nuove spinte e richieste di valorizzare una coltura tipica, antica e densa di storia per il territorio. Un tema che il Consorzio affronterà quest’anno anche attraverso alcune azioni di tipo educativo, nell’ambito di un altro progetto di agricoltura sociale che sarà presentato nelle prossime settimane. Questo progetto è significativo anche per la gestione futura dei castagneti, che il Consorzio Forestale di Villa Basilica vuole assegnare a operatori e appassionati del territorio, partendo dal coinvolgimento dei consorziati. A Capannori, invece, il progetto interviene per il diradamento di alcune conifere che si trovano in versanti piuttosto impervi e di difficile accesso.

“Da fare ci sarebbe molto di più – dichiara il presidente del Consorzio Giovanni Ciniero – ma almeno noi siamo concreti. In un contesto dove in molti si perdono da anni in commenti e dibattiti senza fine sul futuro delle nostre montagne, questi progetti sono dei piccoli passi che certo non ‘cambieranno il mondo’ ma che riteniamo comunque passaggi di fondamentale importanza per dare dei segnali fattivi, per invertire le tendenze e per stimolare tutti a fare di più e meglio.

Noi siamo orgogliosi di essere tanto un consorzio di imprese quanto un consorzio della comunità e del suo territorio e questa nostra duplice sensibilità non va in contraddizione, perché l’interesse economico delle nostre aziende agricole e artigiane coincide al 100% con l’interesse del territorio e dell’ambiente. Questi progetti, inoltre, dimostrano che noi ci siamo sempre approcciati verso il territorio e le istituzioni con spirito di iniziativa e proposta, assumendoci la nostra parte di responsabilità in tutti gli interventi e azioni che abbiamo fatto, orgogliosi della nostra autonomia e libertà, e al contempo pronti a costruire e offrire qualcosa prima che a chiedere e aspettare”.