Le eccedenze alimentari del centro di cottura di Capannori sulle tavole della Caritas

28 febbraio 2025 | 13:37
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Le eccedenze alimentari del centro di cottura di Capannori sulle tavole della Caritas

Il protocollo d’intesa evita lo spreco e crea solidarietà

Le eccedenze alimentariprodotte dal centro di cottura di Capannori che fornisce il servizio di ristorazione alle scuole e alla mensa comunale vengono recuperate e redistribuite alle mense solidali gestite dalla Caritas di Lucca.  È questa l’importante nuova iniziativa finalizzata alla riduzione dello spreco alimentare e al sostegno alle persone in difficoltà, che ha preso il via nei giorni scorsi grazie ad un protocollo d’intesa della durata di due anni siglato dall’amministrazione Del Chiaro, dalla società Qualità &  Servizi Spa che gestisce la mensa comunale e il servizio di ristorazione scolastica e  l’Arcidiocesi Lucca, Ufficio Pastorale Caritas.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina (venerdì 28 febbraio) nella sede comunale dall’assessora alle politiche sociali, Silvia Sarti, dal direttore della Caritas Diocesana di Lucca don Simone Giuli e dal responsabile del centro di cottura di Capannori di Qualità e Servizi Franco Del Carria. Presenti anche Giulia Mariani della Caritas Diocesana di Lucca e Giovanna Meduri, dietista di Qualità e Servizi Spa.

Ogni giorno le eccedenze alimentari del centro cottura di Capannori idonee al recupero, ovvero cibo non inviato o somministrato all’utenza, ma eventualmente prodotto in esubero rispetto al fabbisogno giornaliero e mantenuto ad idonee temperature di conservazione vengono ritirate dalla Caritas e trasportate con i dovuti accorgimenti, alle mense solidali gestite per essere poi distribuite agli utenti. Tutto il cibo recuperato va a sostenere,  in particolare,  il lavoro della mensa diurna – a cura della Casa della Carità e del Gvai – e delle mense serali che hanno sede in via dei Fossi a Lucca,  affidate al lavoro di undici gruppi di servizio, dei quali cinque gruppi che cucinano alternandosi nella settimana. Attualmente usufruiscono di questo servizio circa 50 o 60 persone al giorno.

I cibi – alimenti sfusi cotti e abbattuti, alimenti sfusi refrigerati come formaggi ed insalate mantenuti ad idonee temperature; alimenti confezionati a lunga conservazione integri; pane non esposto in somministrazione sui tavoli dell’utenza, frutta integra – vengono confezionati in appositi contenitori contrassegnati da etichette riportanti il nome del prodotto, la data di produzione e la data entro cui consumare il prodotto.

“Si tratta – spiega l’assessora alle politiche sociali Silvia Sarti – di una iniziativa importante che consente di destinare a fini sociali il cibo non utilizzato e prodotto dal centro cottura di Capannori che altrimenti andrebbe gettato, e che esercita quindi anche una funzione anti spreco alimentare. Un’azione di solidarietà, sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale che vuole supportare l’attività delle mense cui si rivolgono le persone in difficoltà, che abbiamo realizzato grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità della società Qualità e Servizi  Spa e della Caritas Diocesana di Lucca che ringraziamo. Come amministrazione comunale ci impegniamo anche a sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di combattere lo spreco alimentare e a favorire il coinvolgimento di ulteriori enti e associazioni  per dar vita ad una comunità sempre più solidale e attenta ai bisogni di chi è in difficoltà”.

“Siamo felici di riprendere  – dichiara don Simone Giuli,  direttore della Caritas Diocesana di Lucca -, dopo la sospensione che fu causata dalla Pandemia da Covid-19, il recupero del cibo in eccedenza e non sporzionato anche dal centro cottura del Comune di Capannori. Questo servizio sosterrà il lavoro delle mense per chi si trova in difficoltà e si unisce all’impegno complessivo di Caritas a contrasto della crescente povertà alimentare. Ci sembra un segno molto bello, in una società che tende a chiudersi nel privato, vivere un atto pubblico di condivisione. Far circolare la speranza, mi sembra davvero un segno giubilare. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, proprio in questi giorni ricordava l’importanza di sottolineare quanto sia, per la società, un ossigeno, quello che certe azioni e iniziative recano alla vita comune, per rendere la società più accogliente. Questa iniziativa ci lega anche al Magistero di Papa Francesco in ordine alla custodia del creato che ha al suo centro la dignità di ogni persona umana, soprattutto di chi è in difficoltà. Una società in declino, senza ossigeno e aria buona, sarebbe quella invece che ostacola ulteriormente chi di ostacoli ne ha già parecchi, a causa di più fronti di povertà: alimentare, educativa, abitativa, sanitaria. Ripartiamo, in collaborazione con il Comune di Capannori e l’azienda Qualità e Servizi, che ringraziamo per la sensibilità sociale, sicuri che insieme faremo un cammino per continuare a costruire una comunità in cui ci sia posto e cibo per tutti”.