Computer ricondizionati in Senegal grazie alle donazioni a Miniere Urbane

7 marzo 2025 | 21:13
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Computer ricondizionati in Senegal grazie alle donazioni a Miniere Urbane

Tre scuole della capitale Dakar avranno a disposizione pc, stampanti multifunzione, lavagne interattive e proiettori

Nel corso del 2024, l’associazione Miniere Urbane ha ricevuto significative donazioni: oltre 200 computer da Arpat, stampanti multifunzione dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest e proiettori insieme a lavagne interattive dall’Istituto Comprensivo Carlo Piaggia di Capannori. Questi strumenti rappresentano un contributo fondamentale per il potenziamento dell’accesso alla tecnologia e per il miglioramento degli ambienti di apprendimento.

Particolarmente degna di nota è l’esperienza formativa che ha visto l’utilizzo di 60 dei computer ricondizionati  prima della loro spedizione in Senegal, questi dispositivi sono stati impiegati da 100 studenti delle scuole secondarie di secondo grado per il contest di scrittura creativa nell’ambito dello Shelley Project. Questo progetto letterario è dedicato alla celebre scrittrice Mary Shelley e al suo iconico romanzo Frankenstein, offrendo agli studenti un’opportunità unica di esprimere la propria creatività.  Successivamente, Miniere Urbane, in collaborazione con l’associazione Hacking Labs – gestore del Centro del Riuso dell’Elettronica del Comune di Capannori – ha coordinato, tramite la Association Africaine pour un Avenir Meilleur (3AM) con sede a Dakar, in Senegal, la consegna dei materiali rigenerati a tre scuole della capitale senegalese. Il presidente Gagny Gadiaga, noto anche come Papis, ha guidato personalmente l’operazione, che ha visto la distribuzione di 60 computer, 10 stampanti multifunzione, 5 lavagne interattive e 5 proiettori.

Il lavoro svolto dalle associazioni che, a partire da potenziali rifiuti elettronici, ricondizionano dispositivi rappresenta un contributo fondamentale alla sostenibilità ambientale e all’innovazione sociale. Queste realtà, infatti, allungano la vita degli apparecchi elettronici, riducendo l’impatto ambientale derivante dallo smaltimento dei rifiuti e offrendo al contempo nuove opportunità di studio e formazione per gli studenti. Ad esempio, grazie al ricondizionamento, computer e stampanti che altrimenti sarebbero destinati allo smaltimento vengono resi nuovamente utilizzabili, contribuendo a creare ambienti di apprendimento tecnologicamente aggiornati nelle scuole e a favorire l’inclusione digitale. Questo approccio, coniugando attenzione ecologica e impegno educativo, si configura come un modello virtuoso di economia circolare, capace di trasformare una problematica ambientale in una risorsa educativa e sociale.

Questa iniziativa sottolinea l’importanza della solidarietà internazionale e il ruolo cruciale che la donazione di tecnologie può avere nel colmare il divario digitale, favorendo l’educazione e lo sviluppo delle nuove generazioni in contesti meno privilegiati. Le associazioni coinvolte stanno già lavorando per replicare l’iniziativa nei prossimi mesi, con l’obiettivo di ampliare l’impatto positivo su ulteriori istituti scolastici e rafforzare il legame tra comunità locali e internazionali.