Infanzia, bimbi trasferiti da S.Leonardo in Treponzio a Castelvecchio: esplode la rabbia di alcuni genitori

14 marzo 2025 | 12:03
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Infanzia, bimbi trasferiti da S.Leonardo in Treponzio a Castelvecchio: esplode la rabbia di alcuni genitori

Il Comune metterà a disposizione dei pullmini, ma i genitori non ci stanno: “Disagi troppo grossi: i bambini sono tanti e piccoli”

I lavori alla scuola per l’infanzia di San Leonardo in Treponzio costringono a spostare i piccoli allievi a Castelvecchio di Compito.Esplode la rabbia di alcuni genitori, che non sarebbero sati a conoscenza di questi disagi prima di scegliere la scuola in cui iscrivere i propri figli.

“Inizialmente i bambini sarebbero dovuti essere trasferiti alla scuola di Massa Macinaia – spiega una rappresentante dei genitori -. Anche quella scuola però è oggetto di ristrutturazione e i lavori sono sempre in corso. Dicono che ci sono stati dei rallentamenti e la ditta appaltatrice che deve eseguire gli interventi, ha chiesto una proroga di due mesi. A loro volta i bambini che erano a Carraia sono stati spostati in un edificio risistemato per l’occasione dal Comune di Capannori ed appartenente all’Asl. Questi rallentamenti non hanno permesso di trasferire lì i nostri bambini e come meta alternativa l’amministrazione non ha trovato di meglio che spedirli a Castelvecchio di Compito. Castelvecchio di Compito è lontano quattro frazioni da dove si trova San Leonardo, siamo proprio accanto a Pontedera quasi, per noi è un disagio enorme”.

L’amministrazione comunale ha pensato di sopperire a questo problema mettendo a disposizione dei pullmini per i bambini, sia all’andata sia al ritorno.

“Questo trasferimento dovrebbe essere svolto in concomitanza delle vacanze pasquali – prosegue la rappresentante dei genitori -. Ma i bimbi sono tanti, quasi una sessantina e sono molto piccoli, 3, 4 e 5 anni. Molti di loro non sono mai stati da soli su un pullmino, figuriamoci che problema potrebbe esserci su una tratta di circa 20 minuti. È sicuramente un disagio per loro e anche per noi genitori”.

I genitori dei bambini lamentano poca trasparenza da parte dell’amministrazione comunale. A loro avviso, l’intervento alla scuola dell’infanzia di San Leonardo in Treponzio, che prevede l’abbattimento dell’attuale edificio e la realizzazione di uno nuovo, per un investimento di 2 milioni e 200 mila euro, di cui 1 milione e 500 mila euro provenienti da fondi Pnrr, era una comunicazione da dare prima dell’iscrizione dei bimbi alla scuola.

“Non siamo stati avvertiti dal Comune di Capannori prima dell’iscrizione – sottolinea la rappresentante dei genitori -. Se lo avessimo saputo avremmo iscritto i nostri bambini in un’altra scuola. La loro comunicazione è arrivata solamente dopo che si erano chiuse le iscrizioni. Noi capiamo che i lavori vanno effettuati e che non possono esserci dei rimandi, perché i fondi del Pnrr hanno delle scadenze precise. Però devo sottolineare i nostri problemi e non avvertendoci preventivamente, ci hanno tolto il diritto di scegliere”.

A complicare la situazione c’è stato il prolungamento dei lavori alla scuola di Massa Macinaia, dove sarebbero dovuti essere trasferiti i bambini di San Leonardo in Treponzio. Due mesi in più che hanno costretto l’amministrazione di Capannori a scegliere la meta alternativa di Castelvecchio di Compito, almeno fino a settembre.

“Neanche gli abitanti di Castelvecchio di Compito vedono di buon occhio il trasferimento lassù di 60 bambini – aggiunge la signora -. Le assessore Sarti e Carmassi non hanno previsto che i lavori alla scuola di Massa Macinaia potessero allungarsi. Eppure non era una cosa tanto difficile da immaginare, i tempi in edilizia si allungano facilmente e da mesi non vedevamo operai a lavoro. Poi è arrivata la notizia di questa richiesta di proroga, ma riusciranno a finire i lavori per settembre? Secondo noi non è scontato. Questo vorrebbe dire che i bambini rimarrebbero a Castelvecchio di Compito? È un problema che devono risolvere dal Comune, senza complicare le vite di bambini e genitori”.

Dal Comune di Capannori ricordano che le soluzioni proposte fino ad oggi saranno oggetto di altri incontri con i genitori dei ragazzi, per creare un percorso condiviso e trovare la soluzione che possa creare meno problemi a genitori e bambini.