Capannori: Legambiente sostiene l’impianto di riciclo di pannolini e pannoloni

L’associazione nazionale e il circolo locale: “Può contribuire a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati destinati alle discariche”
Si avvicina la conferenza dei servizi di venerdì (28 marzo), durante la quale verrà discusso il progetto per la realizzazione di un impianto di riciclo dei prodotti assorbenti per persone (Pap). Legambiente nazionale e il circolo locale di Capannori e della Piana lucchese evidenziano il ruolo di questa filiera nel contesto ambientale, sottolineando come l’impianto possa contribuire a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati destinati alle discariche. Il progetto rientra tra quelli finanziati con fondi europei attraverso il Pnrr, con iter già avviati in regioni come Veneto, Sardegna, Umbria e Calabria.
“Ci auguriamo – dichiara la presidente del circolo locale Angela Giannotti – che anche in Toscana arrivi l’autorizzazione a procedere nella quale vengano rispettate ed attuate tutte le prescrizioni previste migliorando l’impianto per garantire la tutela della salute dei cittadini e non avere impatto sul territorio”.
“La sfida che oggi le amministrazioni pubbliche e i gestori del servizio di raccolta dei rifiuti hanno di fronte – prosegue Andrea Minutolo, responsabile scientifico nazionale dell’associazione – è quella di cogliere le occasioni per puntare al massimo sul riuso e riciclo, con un’attenzione al riciclo di quei prodotti molto utilizzati ma il cui smaltimento costituisce un problema ambientale significativo. I prodotti assorbenti per le persone appartengono a questa categoria di rifiuto, e pertanto la possibilità di piattaforme in grado di riciclarli producendo materie prime seconde che potranno – grazie all’End of Waste specifico per questi prodotti – essere riammesse nel mercato produttivo, deve essere sostenuta”.
La Regione Veneto sta concludendo l’iter autorizzativo per la realizzazione nel comune di Spresiano, ma è previsto anche un secondo impianto a Verona che sta partendo con l’iter procedurale.
“Anche la Toscana – dichiara Legambiente – potrebbe a breve autorizzare la realizzazione a Capannori e noi speriamo che ciò avvenga, perché è un segnale forte in direzione dell’economia circolare, della lotta agli inceneritori e discariche e della salvaguardia dell’ambiente. Impianti analoghi sono in fase di valutazione anche in altri territori italiani, come Sardegna, Sicilia, Calabria, Umbria e noi siamo a disposizione di tutte le realtà nei territori interessati dai progetti per gli opportuni approfondimenti del caso e necessarie migliorie laddove servano”.