Il progetto di agricoltura sociale ‘Agri-Care’ fa tappa a Villa Basilica grazie al Consorzio forestale



Nelle prossime settimane sarà definito il calendario degli incontri e un’azione dimostrativa di terapia forestale
Sabato 29 marzo, nella sala consiliare di Villa Basilica, si è tenuto un laboratorio di coprogettazione organizzato dal Consorzio forestale di Villa Basilica nell’ambito del progetto della Fondazione cassa di risparmio di LuccaAgri-Care – L’Agricoltura si prende cura di noi, un programma di lavoro promosso dalla Fondazione per la coesione sociale che vede come capofila dall’agricola Calafata, di cui il Consorzio forestale fa parte, insieme ad altre undici aziende agricole del territorio.
“L’intervento prevede incontri di terapia forestale, già sperimentati sul territorio lo scorso anno, grazie al nostro progetto Il Bosco che cura – spiega il presidente Giovanni Ciniero – e attività di educativa ambientale, visite aziendali, laboratori didattici ed esperienziali, passeggiate letterarie, tutte iniziative che mettono al centro il valore sociale e ambientale del nostro grande patrimonio agricolo e forestale”.
Il laboratorio di sabato è stato guidato dal Crea centro ricerche etno antropologico, insieme alla psicoterapeuta Patrizia Garberi, esperta di terapia forestale, e al dottore agronomo Paolo Gandi, direttore del consorzio. All’appuntamento sono intervenuti l’amministrazione comunale di Villa Basilica, la Misericordia, la ProLoco di Boveglio, l’Istituto storico lucchese di Villa Basilica, la protezione civile, l’associazione Altopiani-Officina Futura, l’associazione Insieme Asp e altri cittadini e operatori. Da sottolineare inoltre la presenza e il contributo della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Montecarlo e Villa Basilica, dottoressa Angelica Cecchi.
“Oltre ai soggetti presenti sabato pomeriggio, che ringraziamo per l’attenzione e la volontà di collaborazione dimostrata – spiega Ciniero -, siamo impegnati a coinvolgere anche alcune aziende agricole del territorio e le squadre dei cacciatori, oltre che altri soggetti che sul territorio operano da anni e che quindi possono dare un contributo importante. Su questo territorio, la cooperazione, le reti e la sussidiarietà sono fondamentali per contrastare l’abbandono ed è nostro dovere insistere in questa direzione”.
Molto apprezzati dagli esponenti del consorzio, il patrocinio e la collaborazione del comune, così come la partecipazione attiva di tutti i presenti. Alla fine del laboratorio di sabato, sono stati condivisi i principali obiettivi e azioni del progetto: sono state individuate le principali vocazioni che possono avere i nostri boschi, le attività che si possono realizzare e, non ultimo per importanza, sono stati individuati dai presenti alcuni luoghi, siti e percorsi di interesse, da far conoscere agli ospiti nel corso del progetto.
Nelle prossime settimane sarà definito il calendario degli incontri, compresa un’azione dimostrativa di terapia forestale dedicata a decisori, portatori di interesse e opinion leader.