Impianto di Salanetti, Picchi: “I residenti non mollano dopo anni di bastonate”

7 aprile 2025 | 14:32
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Impianto di Salanetti, Picchi: “I residenti non mollano dopo anni di bastonate”

Il portavoce dei comitati ambiente raccoglie la preoccupazione di decine di residenti: “Abbandonati da tutti nella difesa della nostra salute”

La guerra dei pannoloni sporchi ci ha abituato ormai ad ogni più insolito colpo di scena, dalla Regione, che a sorpresa decide di piazzare l’impianto più ripugnante in mezzo alle case senza nemmeno una valutazione d’impatto ambientale, alle scaramucce tra due sindaci confinanti appartenenti allo stesso partito politico. Presidenti di Regione che visitano comunità disastrate dalle alluvioni dichiarando tutto il loro impegno affinché in futuro accadano più cose del genere, salvo permettere un minuto dopo, la costruzione di nuovi impianti in zone ad elevata pericolosità idraulica”. La pensano così alcuni residenti di Salanetti, che affidano al portavoce dei comitati ambientali della Piana, Liano Picchi, il loro pensiero.

Sedicenti ambientalisti – proseguono – che pur di crescere dello zero virgola nella hit parade della differenziata, sono disposti a raccontarti, con la pretesa di farti credere, che scaricarti migliaia di tonnellate di escrementi ed altri liquidi organici vicino alla tua porta di casa, miglioreranno l’ambiente in cui vivi. In questo caos imperante, il cittadino smarrito chiede aiuto e supporto ad una associazione ambientalista di fama nazionale e sbalordito, se la ritrova invece schierata in difesa di una multinazionale desiderosa di sperimentare sulle popolazioni locali un impianto che fin ora non ha mai funzionato. Non sentendosi tutelato da nessuna Istituzione, finisce per dar fondo ai propri risparmi personali affidandosi speranzoso alla giustizia amministrativa, e proprio da questa riceve lo schiaffo più umiliante, a causa di una sentenza che ha la pretesa di cancellare un intero paese realmente esistente, evitando di definirlo centro abitato”.

“In tali circostanze ogni comune essere umano sarebbe autorizzato ad abbandonarsi alla più cupa disperazione, ma non l’abitante di Salanetti che è ormai temprato da anni di sopportazione alle più indicibili vessazioni ambientali – conclude la nota – Novello Mitridate ha saputo resistere all’inquimanento delle aziende e ad un traffico pesante che ogni giorno lo attanaglia e lo avvelena con le polveri sottili. Perché mai dopo tanto soffrire dovrebbe arrendersi proprio ora? Anche un vecchio proverbio avrebbe recitava Le bastonate vanno ai cani magri.  E mentre si prepara a sopportare, si volta e ci rimane proprio male; mai avrebbe creduto che a menare, fosse proprio il suo Ssindaco attuale”.