Due nuovi impianti fotovoltaici in area agricola ad Altopascio, Toci: “Serve una legge regionale”

Il Comune nel caso di Badia Pozzeveri è riuscito ad ottenere il massimo delle compensazioni economiche: “Un precedente importante”
In base a quanto disciplinato dalla normativa nazionale, sono state attivate da un privato due procedure abilitative semplificate per la realizzazione in area agricola di due impianti fotovoltaici a terra a Badia Pozzeveri di complessivi 10 Megawatt. La conferenza dei servizi ha approvato i due progetti, che saranno pubblicati con appositi avvisi sul Burt, il bollettino ufficiale di Regione Toscana.
La legge prevede l’obbligo, per i soggetti che vogliono realizzare impianti fotovoltaici a terra di potenza superiore ad 1 Megawatt, di riconoscere al Comune interessato delle compensazioni economiche da destinare a investimenti a vantaggio di tutta la comunità. Ecco quindi che, per l’impianto di Badia Pozzeveri, l’amministrazione comunale, grazie anche al lavoro degli uffici, ha portato avanti un’attenta analisi della normativa vigente chiedendo l’applicazione della percentuale massima di compensazione: in questo modo, a fronte dei circa 50mila euro proposti inizialmente al Comune dalla società che realizzerà l’impianto, l’amministrazione è riuscita a ottenerne 280mila.
È, inoltre, pervenuta al Comune un’ulteriore istanza di procedura abilitativa semplificata per un impianto fotovoltaico a terra in località Bozzo alla Rena, che, invece, per le dimensioni decisamente più ridotte, non è soggetto al versamento di una compensazione economica, ma per il quale la società si è comunque impegnata a garantire opere per estendere la linea di illuminazione pubblica per la località. L’impianto ha, infatti, una potenza inferiore ad un Megawatt e, per legge, è soggetto al solo obbligo di depositare apposita fideiussione per garantire il ripristino dell’area agricola una volta concluso il ciclo di vita dell’impianto. Anche in questo caso, sarà data pubblicità legale e notizia al pubblico mediante pubblicazione di un apposito avviso sul Burt.
“L’insediamento dei due impianti mediante procedure semplificate è consentito dalla normativa nazionale, attualmente unico riferimento in materia in assenza di una disciplina regionale specifica – commenta il vicesindaco Daniel Toci – Aver chiesto e ottenuto il massimo delle compensazioni previste, rappresenta un precedente utile non solo per Altopascio ma per tutti i Comuni del territorio. È urgente una legge regionale in materia: non a caso con i nostri gruppi di maggioranza abbiamo ribadito la necessità di una normativa che consenta ai Comuni di esercitare maggiori poteri nella pianificazione di questi impianti, prevedendo anche dei limiti e quindi proteggendo i territori maggiormente esposti (per esempio quelli, stando alla normativa nazionale, che si trovano lungo le autostrade o che hanno aree industriali) da fenomeni di speculazione generalizzata”.
Resta aperta fino al 18 aprile la possibilità di inoltrare osservazioni alla Regione Toscana per l’impianto agrivoltaico (per il quale è stata avviata la procedura di valutazione di impatto ambientale) che Rne13 vorrebbe realizzare lungo l’autostrada Firenze eMare tra i comuni di Altopascio e di Porcari.