Porcari, a rischio il talent ‘Facciamoci sentire’: “Servono sponsor pubblici o privati”

L’ideatore Daniele Mannai: “Potrei anche portare il format in un’altra località. Dal Comune nessun sostegno economico”
“Non ci sarà la quinta edizione del Facciamoci sentire. A meno che non arrivino sponsorizzazioni da aziende e privati della zona”. A dirlo Daniele Mannai, l’ideatore del talent Made in Porcari: “Dopo 4 anni partiti dal nulla – dice – e con una edizione in due serate, il tutto sarà annullato. Un concorso che ogni anno parlava anche di problemi sociali legati ai Giovani: nel 2021 i giovani e i danni da Covid, nel 2022 i giovani e le difficoltà ad affrontare la vita con una serata dedicata a Ludovica Tocchini, nel 2023 giovani, bullismo e cyberbullismo, nel 2024 Giovani e anoressia e bulimia. Nel 2025 si sarebbe parlato di giovani nel panorama della donazione di sangue e altro e avevo già ricevuto l’ok della responsabile del centro trasfusionale di Lucca per una sua partecipazione ma non sarà così”.
Ecco cosa è successo secondo Mannai: “Già l’anno passato ho chiesto di avere un contributo dal Comune per cercare di portare personaggi di spicco nel canto, per far sì che i giovani cantanti fossero ascoltati e fatti conoscere a personaggi del settore, ma non è andata a buon fine e abbiamo fatto nel 2024 un altro concorso senza possibilità di dare uno sviluppo artistico a questi ragazzi che (alcuni ci sono stati tutti gli anni) vengono a farsi vedere dal piccolo pubblico locale. Quest’anno a febbraio ho scritto al Comune che se non si riusciva a trovare dei soldi da investire sui nostri giovani il concorso di canto non l’avrei fatto. Dopo che a metà marzo ho incontrato assessori e consiglieri dell’amministrazione che mi avevano dato una possibilità di trovare circa 7/8mila euro per rilanciare il concorso di canto mi è stato detto picche, niente da fare. La mia idea è che se uno di questi ragazzi (alcuni davvero bravi) arrivasse alle porte del successo chi ne trarrebbe maggior consenso (i famosi voti per cui si fa tutto)? L’associazione che l’ha ideato il Comune che ci ha messo energie e soldi? Manca la visione o meglio manca la voglia di impegnarsi per i nostri giovani perché non si vede al di là del consenso elettorale”.
“Cercherò di fare la quinta edizione anche fuori da Porcari – conclude – Dopo i primi due anni ho cambiato nome e non c’è più un diretto riferimento a Porcari. Le tante attività che in questi ultimi anni ho fatto e organizzato con l’associazione mi hanno visto poche volte protagonista di selfie o pubblicizzare la mia attività lavorativa, ma in prima fila a darmi da fare e sporcarmi le mani. Sono sicuro che qualcuno verrà fuori da questo mi grido d’allarme perché credo che nessuno possa dire che quello che ho fatto sia stato fatto per un mio profitto personale o altro e in molti mi hanno ricompensato con il loro supporto. Oggi è ora di cambiare musica e darsi da fare veramente per tutti partendo dal basso”.