Segreteria della scuola Piaggia, Zappia (Capannori Cambia): “Ancora promesse non mantenute)

Il consigliere di opposizione: “Ci chiediamo quanto ancora dovranno attendere i dipendenti per lavorare in un ambiente dignitoso”
“Era il lontano 2021 quando si iniziò a parlare di nuovi spazi per la segreteria della scuola secondaria Carlo Piaggia. Anni di attesa, trascorsi in angusti locali che compromettono quotidianamente la concentrazione e la riservatezza del personale”. Torna ad affrontare il tema Bruno Zappia, consigliere comunale di Capannori Cambia.
“Nove postazioni di lavoro stipate in un ambiente ristretto – sottolinea il consigliere -, un vero ostacolo alla gestione di dati sensibili e, di conseguenza, alla qualità del lavoro e al benessere di chi vi opera. L’assessore e il presidente avevano garantito, con toni che non lasciavano spazio a dubbi, un trasferimento immancabile entro la fine di aprile nella nuova struttura adiacente”.
“Una promessa accolta con un sospiro di sollievo dai dipendenti, che da ben cinque anni lavorano in condizioni tutt’altro che ottimali. Eppure – spiega Zappia -, siamo ormai alle porte di maggio e del tanto atteso trasloco non si ha ancora notizia certa. Ancora una volta, le promesse dell’amministrazione sembrano svanire nel nulla, lasciando spazio alla frustrazione e alla delusione”.
“Non è la prima volta che il personale scolastico si scontra con promesse non mantenute da questa amministrazione. Una tendenza – prosegue il consigliere – che mina la fiducia e che ha un impatto diretto sulla serenità e l’efficienza di chi lavora quotidianamente per il buon funzionamento della scuola”.
“Ci chiediamo: quanto ancora dovranno attendere i dipendenti della segreteria Carlo Piaggia per lavorare in un ambiente dignitoso? Quando le parole dell’amministrazione si tradurranno finalmente in fatti concreti? Il benessere del personale scolastico non può continuare ad essere sacrificato sull’altare di promesse vane”.
“Questo è un appello deciso affinché l’amministrazione comunale prenda seriamente in considerazione le esigenze di chi lavora nella scuola e dia seguito, una volta per tutte, agli impegni presi. La dignità del lavoro – conclude – e la qualità dei servizi offerti passano anche attraverso ambienti di lavoro adeguati”.