Il bicchiere è mezzo pieno fra famiglia, amici e religione

Per inviare i propri pensieri positivi si può scrivere a info@luccaindiretta.it
C’è futuro. Evidentemente sì. Lo dice la cronaca, lo dirà più in là la storia. E allora ecco come vedono il ‘bicchiere mezzo pieno’ i nostri lettori in tempi di coronavirus, di cattività e di limitazione delle proprie libertà.
Chi volesse inviare le proprie può scriverci liberamente a info@luccaindiretta.it. Gli interventi più interessanti verranno pubblicati a due alla volta.
Il primo ritrovarsi insieme in famiglia condividendo pensieri e problematiche di cui prima non avevamo tempo.
Secondo la riscoperta di cose semplici e gesti che per noi quasi non esistevano più.
Terzo la solidarietà e l’amicizia incondizionata che ora è nata nella difficoltà di oggi che ti fa sentire vicino anche chi è più lontano.
Quarto, ma il più importante per me, la vicinanza e l’amore di Dio per tutti i suoi figli
Cristiano Cortopassi
Bella sfida.
Incontro mia madre almeno 4 volte la settimana (spesa, chiacchiere, eccetera): non capitava da quando avevo 14 anni
Il ritmo del fare: ogni mattina mi alzo, faccio un pò di faccende di casa, mi raccolgo un pò, lavoro al computer, sento gli amici… Anche senza nessun motivo, sto con mia figlia in casa, alla sera rivedo mia moglie. Un tempo buffamente monastico.
La gente: in fila a distanza si sente il bisogno di parlarsi, senza urtarsi, anche solo con un sorriso che serve in parte a mantenere le distanze ma, credo, in parte costituisca l’insopprimibile movimento empatico che caratterizza gli esseri umani, soprattutto quando sono a “guardia bassa”
Andrea De Conno