Instructions not included, ok l’esordio alla regia di Eugenio Derbez

30 giugno 2014 | 14:22
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Instructions not included, ok l’esordio alla regia di Eugenio Derbez

Un vero e proprio fulmine a ciel sereno questa commedia mista al dramma messicana Instructions not included. L’idea è la stessa di mille altre commedie: un playboy si ritrova con una figlia a carico; prima la odia poi diventa un padre modello; a metà film la madre torna e vuole riprendersela.
Ma è qui che sta la genialità della sceneggiatura, dare una cosa che il pubblico conosce, che ha già visto e spiazzarlo con forti inserimenti drammatici, togliendo così ogni sicurezza allo spettatore e obbligandolo a lasciarsi trasportare finalmente dal film senza riuscire ad anticipare bene cosa potrà succedere nello svolgimento della trama.

Eugenio Derbez è il protagonista del film (nel ruolo del padre), ma è anche il regista ed uno degli sceneggiatori e probabilmente è proprio il fatto che lui abbia lavorato in tutte queste fasi che rende tutto così scorrevole ed appassionante. Il personaggio da lui interpretato infatti è molto ben studiato, con una regia che ne esalta la parte comica, soffermandosi con primi piani sulle sue smorfie ed anche il crearsi del rapporto fra lui e la figlia con inquadrature studiate.
La durata della pellicola è di quasi 2 ore e se dobbiamo trovare un momento in cui questa gira un po’ a vuoto, perde un po’ il ritmo e rischia di non avere più l’attenzione del pubblico è tutta la sequenza del processo per l’affido della bambina. Visto che questo passaggio non è il finale, come negli altri film con storie del genere, e non è fondamentale soffermarcisi più di tanto, la sequenza avrebbe potuto essere più veloce, magari sostenuta anche da un montaggio più audace.
Nonostante questo si tratta un ottimo film, che porta gli spettatori a respirare finalmente un cinema diverso, che ha il coraggio di essere esagerato se la cosa può servire a fare arrivare di più il messaggio. Il voto è 8,5 con la speranza che questo lavoro non sia solamente un colpo di genio per Derbez ma che continui sulla buona strada che pare avere intrapreso.

Damiano Baccetti