“Fratelli unici”, diverte ma non eccelle

19 ottobre 2014 | 10:24
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“Fratelli unici”, diverte ma non eccelle

Fratelli Unici di Alessio Maria Federici è una commedia brillante basata su due fratelli che si odiano, ma la perdita di memoria di uno dei due fa si che si riavvicinino. L’amnesia e la vicinanza mette a nudo i veri caratteri dei due personaggi senza che possano indossare alcuna maschera di falsità e questo fa si che finalmente vengano fuori i veri motivi dei loro dissapori.
I protagonisti sono Raul Bova e Luca Argentero e va sottolineato come riescano molto bene a non coprirsi a vicenda ma trovino all’interno del film un ottimo feeling che rende piacevoli i loro continui battibecchi. Oltre alla capacità dei due attori c’è alla base di questa pellicola anche una buona sceneggiatura, la quale riesce a tratti a divertire molto il pubblico con gag che trovano spesso spunto nei disastri che combina lo smemorato (Raul Bova) a discapito del povero fratello (Luca Argentero).

Un difetto molto evidente di questa pellicola è il calo nella seconda parte, finite le idee inerenti ai problemi che la perdita della memoria può provocare cala anche il ritmo, che fra storie d’amore e rapporti familiari risulta più banale, divertente si, ma molto meno che la prima parte.
Il momento in cui torna la memoria al personaggio è poi affrontato troppo velocemente e in modo poco chiaro, mancano le tipiche immagini o perlomeno le frasi chiarificatrici che il pubblico si aspetta da un film del genere in un passaggio della trama così importante, ciò fa si che per almeno 5 minuti lo spettatore si ritrovi spiazzato, senza capire bene se il personaggio interpretato da Raul Bova sia guarito, e perciò per colpa di questa mancanza della sceneggiatura si distacca in parte dal film.
Il voto è 6.5, niente di particolare, ma comunque piacevole da vedere.

Damiano Baccetti