Tim Burton abbandona lo stile dark: a salvare Big Eyes solo gli attori

8 gennaio 2015 | 12:03
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Tim Burton abbandona lo stile dark: a salvare Big Eyes solo gli attori

Big Eyes, il nuovo film di Tim Burton con Christoph Waltz e Amy Adams, tratta la vera storia della pittrice degli anni cinquanta e sessanta Margaret Keane e del marito Walter Keane, ritenuto per anni il vero autore delle opere della moglie. Risulta strano vedere il nome di Burton in un film del genere, che a parte alcune visioni della moglie derivate dalla sofferenza che il furto del suo talento le procurava, non ha niente di soprannaturale o dark. Questa è la seconda opera del regista dopo Ed Wood che si basa su una storia realmente accaduta, ma nel primo film l’utilizzo del bianco e nero e di una scenografia e recitazione volutamente pomposa e retrò facevano sì che lo stile di Burton rimanesse intatto, qui invece siamo di fronte ad un cambiamento radicale, ben riuscito, ma che magari lascia l’amaro in bocca ai suoi fan più accaniti.

La regia è utilizzata in funzione del racconto con pochissimi balzi verso il cinema d’autore e, analizzata da questa punto di vista, è ben fatta, infatti assieme ad una sceneggiatura ben scritta (che ha un piccolo calo di ritmo solo nella seconda parte) e un’eccezionale interpretazione di Amy Adams, ma soprattutto di Christoph Waltz, la pellicola tiene il pubblico con gli occhi sullo schermo per tutta la sua durata. Parlando della sceneggiatura è abile nel far crescere l’odio verso il marito Walter Keane man mano che il film va verso la fine e nello stesso tempo l’empatia verso la povera Margaret Keane privata dell’unica cosa che la faceva sentire viva e cioè la sua arte.
La recitazione dei due protagonisti come detto è veramente ottima, ma è soprattutto Waltz a dare la sensazione di essere sempre una spanna sopra gli altri, magari leggermente sopra le righe nel finale, ma è incredibile come riesca sempre a creare nel pubblico un’attrazione viscerale verso i suoi personaggi che siano malvagi oppure no.
Il voto è 7, ottimo inizio per il “nuovo” Tim Burton.