“Sei mai stata sulla luna?”, una commedia scontata

22 febbraio 2015 | 10:34
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“Sei mai stata sulla luna?”, una commedia scontata

Giovane, bella, esotica e alla moda quanto basta per lavorare come pezzo grosso della rivista Marie Claire (ed essere dunque una milanese doc), Guia eredita alla morte della zia una masseria in Puglia con tanto di cugino con ritardo cognitivo più fattore aitante, vedovo (Raul Bova) e con figlio annesso. L’arrivo al Sud della bionda e griffatissima protagonista porterà – manco a dirlo – un notevole scompiglio. Prima di tutto ormonale. Riuscirà la Milano da bere a trovare il suo cantuccio nel profondo meridione? A quanto pare a Paolo Genovese – degno amico di Miniero e dei sui “benvenuti in tutta Italia” – questa domanda dalla quale non possono altro che scaturire una sequela di luoghi comuni e cliché sta particolarmente a cuore. Scoprire se spalare letame e mungere mucche con un tacco 12 sia possibile è in effetti un cruccio che attanaglia molti. L’esito dell’esperimento antropologico, così come lo svolgimento della trama, è purtroppo prevedibile. Con un plot visto e rivisto che ricorda tanto lo schema Pieraccioni, Sei mai stata sulla luna? non aggiunge niente di nuovo alla commedia italiana. Attori secondari bravissimi (Sergio Rubini, Neri Marcorè, Giulio Sermonti, Sabrina Impacciatore e una deliziosa Giulia Michelini, solo per citarne alcuni) risollevano la pellicola – la cui sceneggiatura è stata addirittura scritta a sei mani – quel tanto che basta a farla essere quanto meno godibile. A tratti si sorride e un paio di volte scappa una quasi risata. Genovese dimostra tuttavia di essere maturato registicamente e ci regala qualche trovata interessante, affidata ad un team decisamente affiatato di spalle che interpretano personaggi surreali e per questo piacevoli. Bella la fotografia, complice una campagna pugliese che toglie il fiato per colori e atmosfere. Elementi positivi che però non bastano ad elevare il film oltre la sufficienza. Insipida, ahinoi, pure la canzone di De Gregori scritta per l’occasione.

Alice Baccini