Ready Player One, il ritorno di Spielberg: la recensione

Quante volte avrete detto o vi sarà stato detto di non stare troppo vicini allo schermo durante una partita ai videogames? Con Ready Player One, il regista Spielberg, risolve il problema facendoci immergere direttamente all’interno del gioco. In un concetrato di fantascienza, fan service ed effetto nostalgia, seguiremo l’avventura di Wade Watts, nei panni del suo avatar Parzival, per districare il più grande mistero mai visto sulla piattaforma virtuale Oasis: il Gioco di Anorak.
Fin dalle primissime scene l’occhio viene rapito da una folle corsa con auto spettacolari, dove Spielberg ci fa subito capire che dovremmo aguzzare l’occhio per tutta la durata del film, in modo da cogliere i numerosi riferimenti alla cultura pop degli anni Ottanta e Novanta. E già questo basterebbe a divertire lo spetttatore. Scendiamo però nel dettaglio della pellicola con la recensione a cura di Stefano Chiocchetti per Project Movie.