L’alba della storia di Roma secondo Matteo Rovere: la recensione

“Due fratelli, soli, nell’uno la forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda”. Questo, citando Wikipedia, è tutto quello che occorre sapere per andare a vedere Il primo re, film di Matteo Rovere che narra la storia di Romolo e Remo. Una storia meno mitizzata ma più reale, più terrena.
Ci troviamo dunque dinnanzi ad una storia di fratellanza, che vede da un lato Remo (interpretato magistralmente da un Alessandro Borghi sempre più bravo) e, dall’altro, Romolo (che ha il volto di Alessio Lapice e che regala anch’egli un’interpretazione convincente) il primo grande re di Roma.
Una storia emozionante, densa e carica, cruda, violenta, reale. Perché è una storia che parla di sacrificio. Senza indugiare oltre sulla trama, perché per saperne di più occorre andare al cinema.
Per tutto il resto c’è la recensione, di Ciro Galdoporpora, su Project Movie.