
Altro che Isola dell’inganno, sarebbe più appropriato dire il “film dell’inganno”.
Demolito dalla critica internazionale e in ritardo di un anno. Si presenta così, in Italia, uno degli ultimi film di Matthew McConaughey qui riunito al fianco di Anne Hathaway, coppia che da già sola varrebbe la visione e che, a chi scrive, farà sempre riaffiorare i piacevoli ricordi di una certa missione “interstellare” firmata da Christopher Nolan.
Baker Dill è un solitario, in fuga dalla sua vita precedente. Si è ritirato su una piccola isola tropicale dove è il capitano della Serenity, una barca che porta i turisti a pesca in mare aperto. La sua “serenità” viene turbata per sempre quando sbuca una donna del suo passato che gli chiede di salvarla da marito un violento e sadico. La sua richiesta è semplice: con il pretesto di una gita in mare aperto, gettare l’uomo in pasto agli squali.
Perché è stato così demolito un film dalla trama così accattivante?
Ve lo spiega Marco Andreini nella sua recensione su Project Movie su Facebook.