Joker, cinecomic d’autore che strappa applausi

7 ottobre 2019 | 14:10
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Joker, cinecomic d’autore che strappa applausi

Ha fatto parlare di sé sin dal suo annuncio. Incuriositi, abbiamo seguito le riprese attraverso numerosi video e le foto dal set. Poi il trailer, che ha spiazzato tutti, anche i più scettici. Infine, un mese fa, è stato presentato in concorso a Venezia 2019 dove ha vinto il Leone d’Oro, tra elogi ed applausi interminabili. Tutti lo aspettavamo, e tutti ne stanno parlando. Finalmente adesso, dopo essere usciti dalla sala, siamo in grado di capire il perché di tutto questo clamore: Joker è quel tipo di film che ti travolge come un treno in corsa, ricordandoti l’enorme potere del cinema e il perché lo amiamo così tanto.

Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) è un clown che aspira a fare il comico. Vive in un palazzo fatiscente nei bassifondi di Gotham con la madre, della quale si prende amorevolmente cura. È un emarginato e soffre di un disturbo che gli provoca una risata incontrollata. Viene bullizzato e persino calpestato. “La sua vita è una tragedia”. Spinto all’estremo, assistiamo alla violenta genesi di un criminale generato dalla stessa società in cui vive. Attraverso i suoi occhi e la sua risata patologica Arthur ci incanta, facendoci sprofondare nel suo delirio con un’empatia e un’intensità che mai avremmo pensato di trovare in un film così intitolato.
Joker è un cinecomic d’autore, un esperimento riuscito… continuate la lettura della recensione a cura di Marco Andreini di Project Movie su Facebook!