Le ragazze di Wall Street, la recensione doppia

19 novembre 2019 | 13:23
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Le ragazze di Wall Street, la recensione doppia

Proviamo dare un doppio sguardo a Le Ragazze di Wall Street – Business Is Business, uno maschile con [.M.] e uno femminile con [.V.], e come si addice alla migliore tradizione cortese, largo prima alle signore.

[.V.]: Non vi nego che c’era una buona dose di curiosità attorno a questo nuovo progetto di Jennifer Lopez. “Chissà cosa ci regalerà questa volta?” Beh, forse era meglio rimanere con la curiosità. Partirei subito dicendo che la trama accusa un buco non di poco conto esattamente a metà film, dove la scelta narrativa di impostare il film in stile intervista, con annessa digressione temporale, risulta essere addirittura controproducente ai fini della credibilità della storia. Il film, diretto da Lorene Scafaria, colleziona nei suoi 110 minuti di durata tutta una serie di grandi e piccole sbavature che sommate insieme rendono la pellicola un po’ deludente. Ma vi farò subito qualche esempio. La prima cosa che mi viene in mente è la scelta di togliere il sonoro durante una certa sequenza (tranquilli no spoiler), scelta che risulta quanto mai fuori luogo e poco azzeccata. Sembrava nettamente un chiaro tentativo di emulare un virtuosismo stilistico che francamente ci stava come il cavolo con la Nutella…
Passando a cose un po’ più corpose…. continuate la lettura della stravagante recensionea cura di Andrea Madrigali e Valeria Gianneschi su Project Movie su Facebook!