‘Le Mans 66’, non solo un film sulle corse

25 novembre 2019 | 17:23
Share0
‘Le Mans 66’, non solo un film sulle corse

Non sono un grande appassionato di sport. Ne tanto meno di film sportivi. Trovo che il 70 per cento di essi siano piuttosto scontati e anonimi ma hanno un pregio: quando sono fatti bene, è facile che sia film bellissimi.
Quelli che apprezzo decisamente di più, invece, sono i film di corse automobilistiche. Di ogni tipo. Da quelle clandestine a quelle su circuito, fino ad arrivare a quelle nel deserto (Fury Road docet).

Non posso considerarmi un vero appassionato, ma le auto mi piacciono molto. Soprattutto nei film, dove si ha la possibilità di giocare molto con la cinepresa e realizzare carrellate ed inquadrature decisamente interessanti. Dare la sensazione di velocità, non è facile. Soprattutto perché, poi, devi gestire la narrazione nella sua interezza.
Ho visto anche tutti i Fast & Furious che, nel bene e nel male, mi hanno sempre divertito e sono pronto per i prossimi 4, 5, 6 o 7 sequel.
Ma ciò che mi piace più di tutto il resto sono le belle storie.
Ed ecco che ci ricolleghiamo alla premessa fatta prima: i film sportivi che raccontano una bella storia possono davvero essere bellissimi. Da appassionati di sport e non.
E Le Mans 66 racconta un pezzo di storia decisamente importante (nel settore automobilistico), ma lo fa in un modo tutto suo.
Se interessati alla lettura, vi spiegherò cosa intendo nella mia recensione su Project Movie, Ciro Galdoporpora.