Tolo Tolo, l’amara ironia di Checco Zalone

11 gennaio 2020 | 13:44
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Tolo Tolo, l’amara ironia di Checco Zalone

Francesco Andreini di Project Movie commenta il film del momento

Parlare di Checco Zalone e del suo cinema adesso è più difficile delle sue prime apparizioni (Cado dalle nubi, il primo film, è del 2009, Quo Vado, l’ultimo è del 2016).

Checco è, nel frattempo, e con pieno merito va detto, diventato la punta di diamante del nostro cinema d’intrattenimento. Grandi erano le attese per Tolo Tolo, il suo nuovo lavoro di cui è stavolta anche regista, mentre la sceneggiatura è scritta a quattro mani con Paolo Virzì.

Non era facile parlare d’immigrazione riconoscendo il carattere attuale del tema ma Checco ci si è buttato a capofitto, realizzando un film che tocca tanti aspetti del fenomeno senza offendere nessuno, non tralasciando situazioni e battute apparentemente poco comiche ma che in realtà celano, senza sfuggire ad un occhio attento, l’amara ironia di situazioni reali.

Continuo la mia disamina nella recensione su Project Movie.