La regina degli scacchi: miniserie Netflix conquista il mondo

3 dicembre 2020 | 09:15
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La regina degli scacchi: miniserie Netflix conquista il mondo

La recensioni di Project Movie per uno dei fenomeni commerciali del momento

62 milioni di stream in un mese, ricerche su Google relative agli scacchi mai così alte negli ultimi nove anni, vendita di scacchiere salita al +170 per cento… La nuova mini-serie Netflix La regina degli scacchi è un vero e proprio fenomeno mondiale.

Intelligente, avvincente e anche un po’ sexy, La regina degli scacchi è balzata al primo posto sulla piattaforma in tutto il mondo per una buona ragione: è straordinario. Anche in un anno tetro come il 2020, il programma televisivo giusto può arrivare e sorprendervi felicemente.

La direzione di Scott Frank (candidato all’Oscar per la sceneggiatura di Logan) è piena di tagli veloci, inquadrature abili e bellissimi scatti. Accoppiato con la superba colonna sonora, la miniserie regala molte partite di scacchi da brividi, vicino alla tensione e alla gravità olimpica, emozionante come qualsiasi grande film sportivo.

Basato sul romanzo immaginario di Walter Tevis, The queen’s gambit segue l’ascesa della prodigio degli scacchi Beth Harmon (una splendida Anya Taylor-Joy), un’orfana del Kentucky negli anni Sessanta che apprende il gioco dal custode (Bill Camp) nel seminterrato del suo orfanotrofio. Da adolescente, si fa strada nel circuito degli scacchi internazionale, viaggiando per il mondo e battendo facilmente uomini del doppio della sua età. Trascorre anche quel tempo a combattere la sua dipendenza da alcol e droga, una lotta molto più dura per Beth di qualsiasi partita di scacchi.

Entriamo nel vivo della recensione di Tania Buoiano per Project Movie sulla pagina Facebook.