Con Japan Town la città “riscopre” gli Osservanti

30 ottobre 2014 | 12:37
Share0
Con Japan Town la città “riscopre” gli Osservanti
Con Japan Town la città “riscopre” gli Osservanti
Con Japan Town la città “riscopre” gli Osservanti
Con Japan Town la città “riscopre” gli Osservanti
Con Japan Town la città “riscopre” gli Osservanti
Con Japan Town la città “riscopre” gli Osservanti

Entri dal chiostro di San Francesco e ti sembra di essere in un altro mondo. E invece di quello spazio anodino di tutti i giorni, fra alberetti rinscecchiti e asfalto natura ti ritrovi a Portobello Road o in qualche città europea dove l’accoglienza è un pezzo della cultura, dove la valorizzazioni degli spazi e della socialità è in cima alle priorità delle amministrazioni. Cambiano gli odori, la vista (peccato per il panorama verso la Stecca, che resta un elemento architettonico inadeguato rispetto alla bellezza di questi luoghi), il concetto stesso di questo spazio urbanistico dimenticato e vissuto anche dai cittadini come un passaggio di entrata o di uscita fra via dei Bacchettoni e via della Quarquonia per la fruizione del parcheggio. E al centro anche una fontana, che ha reso tutto molto più “Japan”.

Le foto del giardino degli Osservanti “riscoperto”

Un allestimento che ha già attirato, nella prima giornata, il pubblico delle grandi occasioni facendo respirare un settore, l’ultimo arrivato dei Comics, che al Real Collegio ormai soffocava.
Concorde nella necessità di utilizzare in un futuro prossimo anche lo spazio del Giardino degli Osservanti, come ideale collegamente fra la restaurata ex Casa del Boia e il complesso di San Francesco è anche il presidente dell’Opera delle Mura, Alessandro Biancalana: “Visto così – dice – è uno spazio pienamente recuperato alla città e utilizzabile in collegamento con l’ex Casa del Boia e il rinnovato San Francesco. Perché non utilizzarlo, dunque, per iniziative e manifestazioni, ovviamente non invasive e che siano consone con la caratteristica e la natura del posto?”. Un’idea che è balenata anche al sindaco Tambellini, che ha anche lui ribadito questa possibilità nell’arco della mattinata.
L’unico dubbio: ci volevano i Comics, la visionarietà e la fantasia dei suoi organizzatori, per capire che anche questa parte della città aveva grandi potenzialità per essere valorizzata?

Enrico Pace

{youtube}7ti9EPyfV-k{/youtube}