La pena di morte non è un gioco. Ma con Precious…

1 novembre 2014 | 13:14
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La pena di morte non è un gioco. Ma con Precious…

Può un gioco occuparsi di un tema tanto serio e sicuramente non “pop” come la pena di morte? Secondo Amnesty International sì. E’ anche per questo che è nato Precious – La cosa più preziosa, presentato questa mattina nella Sala Ingellis dell’area Games. A realizzarlo l’associazione Coyote Press in collaborazione con Amnesty international Italia grazie all’idea di Iacopo Frigerio che lo ha realizzato assieme a Gabriela Ela Rotoli e a Corrado Buttinelli. Il gioco, nato da un contest sul tema de diritt, permette di inventare una storia e i suoi protagonisti con l’intento di ricreare una situazione immaginaria in cui sperimentare situazioni di vita reale nei panni di personaggi creati ad hoc. Il tema è quello della pena capitale: da una situazione di condanna definitiva, appena prima che la sentenza sia eseguita, i giocatori sono indotti a vivere alcuni momenti salienti della vita di un condannato, misurando le loro scelte e i loro comportamenti alla luce di esperienze immaginate di vita reale. Attorno alla vicenda del condannato, abolizionisti e sostenitori della pena capitale sono portati a confrontare le posizioni, provando a esplicitare le proprie ragioni. Il gioco dà così la possibilità di agire e pensare nei panni dell’altro. La meccanica del gioco è accompagnata da un ampio saggio sul tema della pena capitale, realizzato dal coordinamento pena di morte di Amnesty International Italia, che presenta dati e statistiche sul tema, casi per i quali si è attivata, spunti di informazione e discussione, dalla campagna contro la pena di morte ai diversi paradossi che questa porta con sé, la deterrenza, la discriminazione razziale e sociale, la negazione dei diritti. Il saggio è seguito da 10 ritratti di persone reali, coinvolte a vario titolo sul tema: condannati a morte, sostenitori della pena capitale, abolizionisti e attivisti per i diritti umani.
A moderare la presentazione la giornalista e blogger Anna Benedetto.