Salvatores a Lucca svela i segreti del ‘Ragazzo invisibile’

30 ottobre 2015 | 11:33
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Salvatores a Lucca svela i segreti del ‘Ragazzo invisibile’

A lezione da…Gabriele Salvatores. Non capita certo tutti i giorni di assistere ad una sorta di lectio magistralis sul modo di fare cinema da parte di uno dei grandi del panorama italiano, ma a Lucca Comics and Games succede questo e molto altro. Così il regista, partito da Roma all’una di notte per essere presente oggi (30 ottobre) alla fiera più importante d’Italia, ha parlato della produzione del secondo capitolo del Ragazzo invisibile e non soltanto. Ospitato ed introdotto da Alberto Del Carlo (presidente della Fondazione Bml) ed affiancato dallo sceneggiatore (lucchese) Stefano Sardo, Salvatores si è soffermato su effetti speciali ed anticipazioni (poche) sul nuovo film (il 6 novembre usciranno dvd e blu ray).

“Le occasioni di confronto sono sempre fondamentali – spiega – perché molte menti pensano meglio di una. L’anno scorso il film usciva nelle sale e non abbiamo parlato moltissimo degli effetti speciali e della fatica che abbiamo fatto per montarlo: oggi possiamo farlo”. Il premio Oscar ha spiegato come, con un budget che corrisponde sostanzialmente ad un minuto di un film della Marvel, sia comunque possibile fare cinema di alta qualità, seguendo una propria via. La “lezione” ha toccato argomenti molto interessanti, come le tecniche utilizzate in 2001, Odissea nello spazio (quando ancora i computer non potevano aiutare) e quelle scelte per il primo film della sua nuova saga. “Non dobbiamo però dimenticare – ha osservato – che il cinema resta racconto di un’esperienza e che la tecnica deve essere soltanto un mezzo per arrivare ad un fine. L’effetto speciale più bello? Lo sguardo di una attore che ha capito l’emozione che tu vuoi che trasmetta e la ricerca in un momento della sua vita”. Il secondo capitolo del Ragazzo invisibile è in fase di scrittura e Sardo ricorda come non sia facile trovare la quadratura del cerchio: “Il secondo film è sempre il più difficile – spiega – perché i poteri del supereroe ormai sono conosciuti e perché non vogliamo scimmiottare le pellicole Usa. Ci sarà più azione, ma vogliamo trovare una chiave nostra, europea, italiana”. Per ora si sa che Michele, il protagonista, essendo diventato adolescente (16 anni compiuti) sarà sempre più ribelle e per certi versi frustrato da aspettative non corrisposte. Oltre a questo, il ragazzo sarà alle prese con più di una famiglia: a quanto pare non ne ha una soltanto. Nel film comparirà anche una ragazzina coetanea di Michele e che sembra provare gli stessi sentimenti: “Anche lei ce l’ha con il mondo – chiude Salvatores – e possiede poteri incendiari: in una scena farà scattare l’allarme antincendio a scuola perché stanca delle lezioni”.

Paolo Lazzari