Due spagnoli fanno rivivere le storie di Corto Maltese

Nel terzo giorno di Lucca Comics and Games uno degli appuntamenti più attesi è la presentazione del nuovo volume di Corto Maltese. L’evento si è svolto nella chiesa dei Servi, di fronte ad un pubblico numeroso, e alla presenza di autore e disegnatore ufficiali: Juan Diaz Canales e Ruben Pellejro. Per lungo tempo i lettori hanno creduto che, dopo la scomparsa di Hugo Pratt, anche il fumetto avesse terminato la sua esistenza: invece, quasi a sorpresa, ecco l’incarico ai due artisti iberici che ha prodotto Sotto il sole di mezzanotte. “Pratt era favorevole all’idea di continuare la storia – spiega Canales – e noi abbiamo raccolto questa sfida affascinante. Personalmente devo la mia carriera di fumettista al fatto di averlo scoperto da adolescente: leggere La ballata del mare salato mi ha cambiato la vita, facendomi capire come attraverso i fumetti si possano raccontare storie meravigliose. Le storie di Corto Maltese sono un’evoluzione costante, per cui non è stato semplice mantenere intatte le aspettative dei lettori”.
La nuova storia è ambientata nel 1915 in Alaska, durante la prima guerra mondiale: ci sono Corto e Rasputin, ma anche tanti personaggi nuovi. “Ci troviamo in un angolo di mondo completamente dimenticato – spiegano gli autori – ma il dramma della guerra arriva lo stesso ed abbiamo cercato di renderlo in stile prattiano, ispirandoci al blocco centrale della sua opera. Rasputin e Corto Maltese sono amici-nemici, vivono in perfetta simbiosi: saranno inevitabilmente ancora loro i personaggi chiave”. Tra i nuovi personaggi introdotti alcuni sono realmente esistiti: è il caso del primo esploratore del Polo Nord. Ad assumere particolare importanza sarà la figura di una donna: “Non ci sono tante donne – spiega Canales – perché è una terra inospitale e deserta, ma è più importante la qualità della qualità. Le donne di carattere hanno sempre un ruolo importante nella vita di Corto”. Dopo questo primo lavoro si pensa già come costruire una seconda storia: “Ci è stata confermata la fiducia per farne diverse ed abbiamo la fortuna di essere liberi, perché non riceviamo imposizioni né dalla casa editrice né dalla famiglia Pratt”.
Paolo Lazzari