Fumetti, tutti a caccia dell’affare in piazza Napoleone






Sono fanatici dei manga giapponesi, ma anche dei fumetti che affondano le loro radici nell’opera di autori italiani ed europei. E’ l’esercito pacifico che affolla, fin dalle prime ore di questa seconda giornata del Lucca Comics & Games, l’area di piazza Napoleone. Entrando, la sensazione di melting pot culturale è ancora più evidente che all’esterno: i fan del fumetto provengono praticamente da ogni angolo d’Italia e qualcuno si è fatto il viaggio pure dall’estero (nella fattispecie, si tratta di un gruppetto di italiani arrivati a Lucca da Lugano).
Sotto il grande padiglione camminare in modo fluente è una missione impossibile, perché il mega stand è letteralmente preso d’assalto. Folle di appassionati e curiosi si radunano intorno al vero valore aggiunto della kermesse, rappresentato dagli autori dei fumetti che, alle loro postazioni, affilano matite e colori per dare dimostrazione dal vivo delle proprie abilità, griffando le proprie opere per metterle in vendita, elargendo dediche a getto continuo.
Un giro di giostra che molti si fanno volentieri per due volte – sostando soltanto nel mezzo della piazza, a ridosso della statua – per essere certi di non perdersi nemmeno una sfumatura di questo paradiso portatile dei comics: “Sì – conferma una coppia di Treviso – stiamo girando in tondo praticamente da mezz’ora, anche perché ogni volta scoviamo qualcosa di nuovo e valutiamo se acquistarlo. La folla è tanta e non c’è modo di soffermarsi per troppo tempo ai singoli stand”.
A dettare il ritmo di questa lenta danza, che si muove ad un ritmo quasi mantrico, accarezzata dal vociare incessante eppure composto della gente, sono i manga. I fumetti che si leggono “alla rovescia”, quelli che vengono dall’oriente ed invadono le librerie e spesso anche le tv: basti pensare al successo imperituro dell’anime Cavalieri dello zodiaco, o a quello del più recente ed amatissimo Death note.
Non sono poi molto da meno, tuttavia, i supporters degli italianissimi Tex, Corto Maltese, Dylan Dog e Dago. Alcuni di loro, in preda a spasmi di shopping compulsivo, fanno addirittura incetta dei preziosi volumi: “Ne acquisto sempre in blocco al Lucca Comics – confessa un appassionato di Tex – perché qua, in mezzo ad un’offerta così variegata, rimedio sempre il giusto prezzo. Quanti ne ho presi fino ad oggi? Una quindicina, ma so già che tornerò a casa con almeno il doppio”.
E, a proposito di prezzi, mentre il costo medio di un fumetto d’autore anche datato si aggira intorno ai 7-8 euro, il valore sale in modo esponenziale quando si tratta di numeri da collezione sostanzialmente introvabili. E’ il caso, ad esempio, di una prima ristampa di Zagor, il fortunato comic ideato da Guido Nolitta e pubblicato da Bonelli: risalente all’edizione d’esordio, del 1961, viene venduto per 115 euro, collocandosi nell’olimpo del padiglione, almeno per oggi.
Tra i volumi più costosi, occhio anche a Jeff Hawke di Sidney Jordan (venduto a 45 euro) ed a L’Eternauta (32 euro per l’opera si Solano Lopez ed Hector German Oesterheld).
Spopolano anche, immancabili, le avventure di Rat-Man, l’esilarante personaggio di Leo Ortolani, affiancato – tra i fumetti più adquistati – da Justice League (complice, probabilmente, anche l’imminente uscita del film, ndr) e dal sempiterno Ranma.
Assolutamente degne di menzione, infine, le vetrine contenenti le statuine dei personaggi più amati, dagli eroi Disney a quelli Marvel, oggetto di veri e propri pellegrinaggi fotografici.
Paolo Lazzari