Fumetti hot in chiesa, provocazione bis ai Comics

3 novembre 2017 | 22:53
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Fumetti hot in chiesa, provocazione bis ai Comics
Fumetti hot in chiesa, provocazione bis ai Comics
Fumetti hot in chiesa, provocazione bis ai Comics
Fumetti hot in chiesa, provocazione bis ai Comics
Fumetti hot in chiesa, provocazione bis ai Comics
Fumetti hot in chiesa, provocazione bis ai Comics

Se il peccato è originale, Lucca Comics and Games deve per forza far eccezione. Se si parla, in particolare, di Self Area sembra che, a differenza delle sacre scritture, la mela sia stata colta la seconda volta. Fuor di metafora, accade questo: lo scorso anno l’area espositiva allestita nella chiesa dei Servi – un luogo di culto dove in qualche caso vengono ancora svolte celebrazioni – aveva fatto parlare di sé per la procace quanto audace originalità dei fumetti. Da suore pazzoidi ad alti prelati in atteggiamento tutt’altro che contemplativo, il tenore tra l’osé, lo scollacciato e il ’gender’ delle creazioni messe in mostra era apparso ben più che una provocazione, tanto da sembrare quasi blasfemo (Articolo e foto).

Lo “urlavano”, anzi, sui social network alcuni espositori a cui l’occasione di un’esposizione del genere all’interno per giunta di una chiesa era apparsa un’occasione troppo ghiotta per non promuoversi. Un anno dopo il copione si ripete. Certo, va detto, con un po’ meno disinvoltura di prima. E c’è da dire, anche con qualche perplessità in più da parte di diversi standisti. Che se 12 mesi fa potevano anche pensare a qualche imbarazzante equivoco, ora sono loro ad essere, per primi, nell’imbarazzo. Tant’è. Alla chiesa dei Servi, con l’allestimento di questa edizione di Lucca Comics, tornano molti dei fumetti che di casto non hanno nemmeno l’apparenza.
Non occorre, in tanti casi, nemmeno sfogliare per capire di che si parla: copertine, locandine e stand ’parlano’ da sole. Qualcosa, tuttavia, che in chiesa sarebbe meglio non mostrare. Che molti abbiano afferrato l’occasione lo si capisce da come è stata predisposta l’area e da cosa vi appare. E senza spingersi nell’erotico – di cui c’è per di più un’ampia selezione – ci si può anche imbattere in Marx, Mao, Lenin e Stalin – sul cui anticlericalismo c’è una sterminata letteratura – che convivono in un poster fianco a fianco, sotto all’altare. Oppure accade anche che qualche striscia tratti temi che fanno scandalo come la pedofilia (non ci sarà per caso anche qualche indiretto riferimento agli scandali nella chiesa?). Temi tra lo scottante e l’hot, per come vengono interpretati e resi sulle strisce. Per nulla sottotraccia. Anzi nel modo più conveniente al fumetto: propinati con il sorriso. Il risultato e l’effetto sono di nuovo assicurati: stupore e, per certi versi, scalpore.

Rob. Sal.

FOTO – Così oggi

FOTO – Così nel 2016