Salvatores il visionario: ecco il bis del ragazzo invisibile

4 novembre 2017 | 16:34
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Salvatores il visionario: ecco il bis del ragazzo invisibile
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Salvatores il visionario: ecco il bis del ragazzo invisibile
Salvatores il visionario: ecco il bis del ragazzo invisibile
Salvatores il visionario: ecco il bis del ragazzo invisibile
Salvatores il visionario: ecco il bis del ragazzo invisibile

A due anni dal debutto sul grande schermo torna in scena il supereroe made in Italy nato dall’immaginazione di Gabriele Salvatores: il regista premio oscar sceglie ancora una volta la vetrina del Lucca Comics and Games per presentare il secondo capitolo de Il ragazzo invisibile, che anche per questa nuova avventura sarà sia film, sia graphic novel e romanzo.
Protagonista dell’incontro di questo pomeriggio (4 novembre), nella sala Tobino di Palazzo Ducale, lo stesso Salvatores, accompagnato dallo sceneggiatore del film e autore del romanzo edito da Salani, Alessandro Fabbri e dallo sceneggiatore della graphic novel, Diego Cajelli.

Il ragazzo invisibile-seconda generazione si preannuncia originale e in certi passaggi molto distante dalla pellicola e dalla graphic novel che abbiamo conosciuto. “E’ cambiato il protagonista – spiega il regista -: a 16 anni cambia la prospettiva con cui si guarda il mondo, cambiano le paure che affiorano, i sogni, le aspirazioni e anche il film diventa più complesso. Non solo in termini narrativi, ma anche visivi, di complessità della messa in scena. Ci sono circa 650 interventi digitali: da questo punto di vista è decisamente più pesante. Al centro del film c’è la domanda: chi sono io?”.
Un sequel tutt’altro che scontato, sebbene l’idea di proseguire la storia di Michele e degli “speciali” avesse già accarezzato il regista. “Fatto il primo c’era la speranza di fare il secondo –racconta- tanto che abbiamo deciso di lasciare una porta aperta sul finale, però non eravamo così convinti di continuare. Se abbiamo una seconda parte è grazie al pubblico che, vinta l’iniziale diffidenza, è andato a vedere il primo film in massa. Anche all’estero ha conquistato una certa visibilità, vincendo, fra l’altro, l’Efa, premio europeo di cinema per ragazzi”.
“Scrivere il numero due –racconta Fabbri- è una sfida che abbiamo affrontato volentieri. Abbiamo avuto la possibilità di andare avanti nella vita del nostro eroe, che non ha più 13 anni ed inizia a capire come è complicata la vita adulta, soprattutto quando hai un lato oscuro dentro di te che non sai come gestire. Per il romanzo, invece, abbiamo trovato dei varchi nel film, che riguardano i sentimenti, gli animi dei protagonisti. La loro storia passata, i loro sogni, le loro paure, nel romanzo non conoscono limiti: si può entrare nella loro testa, vivere i loro pensieri”.
In questo nuovo capitolo si iniziano anche a conoscere più nel dettaglio gli altri personaggi con super poteri, gli “speciali”. Michele ha una sorella, Natasha, che irrompe in scena in modo esplosivo. “E’ un personaggio che amo molto –confessa Salvatores- perché è bello avere una protagonista femminile a fianco di Michele e poi perché mi innamorerei di una cosi: è molto aggressiva, ma ha dentro una grande dolcezza. La madre biologica di Michele, inoltre, diventerà una protagonista importante”.
Anche la graphic novel, in linea con il lungometraggio, è stata rinnovata dal punto di vista narrativo, facendo spazio a nuovi protagonisti. “Racconta alcuni aspetti che non ci sono nel film – spiega Cajelli- ma vedendoli insieme lo spettatore gode di un panorama generale più ampio. Rispetto al film, poi, ci possiamo permettere cose, come un’esplosione nucleare, che nel cinema avrebbero costi troppo alti. Inoltre – prosegue – sono poche le protagoniste femminili vere nel fumetto e in particolare in quello italiano. Per questo ho cercato di esaltare la mia sensibilità femminile per riuscire a raccontare il punto di vista di Natasha. Si tratta di un lavoro completamente diverso da quello della prima graphic novel: il film, del resto, lo consente, perché è cresciuto con i suoi protagonisti”.
Alcune sfumature del carattere di Michele saranno ricostruite attraverso scene oniriche. “Ho sempre definito questo capitolo come più onirico dell’altro – dice il regista – non a caso la prima battuta di Michele nel film è ‘faccio sempre lo stesso sogno’. Tutto si svolge per associazione di emozioni”. Per questo film si è investito molto su effetti mai realizzati in Italia. “Intere scene – afferma Salvatores – sono state create totalmente dal computer in 3D. Addirittura l’attore e la scenografia non ci sono. La difficolta sta nel rendere credibile qualcosa di totalmente finto”.
“Il cinema è autoritario  conclude Salvatores, rivolgendosi al pubblico – è come un sogno: lo spettatore guarda passivamente, si abbandona alla scena, non può decidere di andare avanti o indietro”. Il ragazzo invisibile-seconda generazione uscirà nelle sale italiane il 4 gennaio, in concomitanza con il lancio del romanzo e della graphic novel, edita da Panini Comics.

Jasmine Cinquini