Comics, Munoz lascia impronta: disegnatori specie a rischio






La futura Walk of fame di Lucca Comics and Games si arricchisce dell’impronta e della firma del maestro del fumetto Josè Munoz: il disegnatore argentino, che proprio venerdì scorso (3 novembre) ha ricevuto il premio Yellow kid, nell’ambito del Gran Guinigi, ha impresso le proprie mani nel cemento, questo pomeriggio (5 novembre), nel corso di un incontro che ha avuto luogo nell’auditorium di Piazza San Martino, cui ha preso parte anche il sindaco Alessandro Tambellini.
Munoz ricorda subito la sua prima trasferta lucchese e l’esperienza dei Comics negli anni settanta. “Era la prima volta che lasciavo il mio Paese, l’Argentina – racconta – per venire a Lucca, nel 1973. In quell’occasione ho incontrato Pratt e Breccia, i maestri espressionisti, l’uno diurno e l’altro notturno. Fu sicuramente un evento inaugurale per me”.
L’evoluzione contenutistica del festival, che rispecchia l’avanzamento tecnologico e la trasformazione delle preferenze del pubblico, offre l’occasione all’artista per una riflessione sul ruolo, nell’universo contemporaneo, del disegno fatto a mano. “Il progresso, l’ampliamento delle aree dell’intrattenimento, hanno portato anche cose positive, aumentando le possibilità di comunicazione – dice – ma noi disegnatori a mano saremo una specie a rischio a causa degli eccessivi modernismi e dei freddi rinnovamenti. Il disegno è come un animografo: porta con sé l’anima del disegnatore. E’ l’unica cosa ancora legata al corpo, noi siamo materia cosciente e pensante. Il disegno viene dal profondo della nostra storia, ha aiutato a comporre le lettere e poi le parole. Il progresso dall’immagine alla lettera testimonia come il fumetto sia un fenomeno antichissimo”.
Il maestro rivela inoltre il suo pensiero in merito alla funzione che sarebbe chiamato ad assolvere il fumetto. “Attraverso di esso ci intratteniamo –afferma-: ci teniamo insieme per sopportare l’assurdo, l’incoerenza della realtà, per affrontare i problemi che abbiamo colto intorno a noi. Nel campo del disegno narrativo ho trovato la mia casa: ancora oggi vi trovo le ombre dei grandi maestri che mi accompagnano”. Nonostante il passare degli anni restano, infatti, fermi i punti di riferimento del maestro, che pur apprezzando alcuni autori contemporanei continua ad emozionarsi con le grandi firme del passato. “Ho sempre seguito una linea di ricerca dell’eccellenza – spiega – su di me ha avuto un grande impatto la scuola argentina di alta qualità, che ha conosciuto il successo commerciale dalla metà degli anni quaranta fino alla fine degli anni cinquanta. Dopo ho ricevuto un altro regalo spirituale, tecnico e politico con il gruppo degli underground americani, ragazzi che oggi sono settantenni come me. Oggi – continua – seguo molto il lavoro di disegnatori e narratori che sposano un certo compromesso estetico-etico, posso tollerare anche disegni che danno informazioni e non vivono in sé, ma non rappresentano il mio ideale: vorrei che il disegno respirasse. Cerco vitalità, energia, tutto quello che ho trovato nel disegno di Van Gogh: la foresta si animava, la brezza accarezzava le erbe. Van Gogh è ancora vivo nei suoi disegni”.
Molto impressionato dalle parole del fumettista, il sindaco Tambellini. “In lei – ha detto il primo cittadino al disegnatore – ho ritrovato alcuni tratti dell’anima argentina che emergono dalla poesia di Borges. Le sue parole dimostrano che quando nasce dall’animo, il disegno trova punti di collegamento straordinari con la poesia. Dall’America Latina è provenuto un anelito verso uno spirito di libertà ed uguaglianza. Sorprendente la vostra capacità di cogliere il tempo e saperlo interpretare. In questo edificio è conservata la biblioteca di Arturo Paoli, un sacerdote che ha combattuto il sopruso durante la resistenza e si è spostato in America Latina, dove ha compiuto la sua grande missione di civiltà evangelica. In lei ho rivissuto questa alta coscienza civile, che poi è un’alta coscienza umana. La sua presenza qui onora la nostra città: a Lucca avrà sempre degli amici”.
La sua ‘impronta’ resterà nella storia di Lucca Comics. Oltre a lui quest’anno hanno arricchito la Walk of fame artisti come: Michael Whelan, illustratore e autore del poster di questa’anno, Robert Kirkman, autore e creatore della saga di The Walking Dead, Jordie Bernet, John Howe e Francesco Vairano.
Queste impronte andranno ad aggiungersi alle altre già conservate come quelle di Frank Miller disegnatore di Sin City e Dark Knight, “Nano” Castelli, disegnatore di cartelloni cinematografici di tutti i tempi, Cristina D’Avena, come gli scrittori fantasy Licia Troisi e Terry Brooks, Ciruelo, Gipi, Leo Ortolani, Silver solo per citarne alcuni.
Jasmine Cinquini