Virzì svela le ‘Notti magiche’, fratello horror di Ovosodo

1 novembre 2018 | 22:12
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Virzì svela le ‘Notti magiche’, fratello horror di Ovosodo
Virzì svela le ‘Notti magiche’, fratello horror di Ovosodo
Virzì svela le ‘Notti magiche’, fratello horror di Ovosodo
Virzì svela le ‘Notti magiche’, fratello horror di Ovosodo
Virzì svela le ‘Notti magiche’, fratello horror di Ovosodo
Virzì svela le ‘Notti magiche’, fratello horror di Ovosodo

Dopo il grande successo di ieri sera (31 ottobre), che dopo più di vent’anni ha rivisto protagonista un cult del cinema italiano come Ovosodo, Paolo Virzì è tornato all’Astra per presentare al Lucca Comics and Games il suo nuovo film che a pochi giorni dall’uscita nelle sale si preannuncia già come un’altra piccola chicca della settima arte italiana. Notti magiche, ambientato a Roma e che vedrà davanti alla macchina da presa artisti giovanissimi e mostri sacri dello spettacolo, uscirà infatti nelle sale l’8 novembre e sta già facendo parlare molto di sé. Sarà che Virzì è rimasto uno degli unici registi italiani a portare sul grande schermo ironia ed erotismo, sarà che ogni volta riesce sempre a strappare una lacrima anche allo spettatore più cinico, ma ogni volta che c’è il suo nome scritto sui manifesti è impossibile non aspettarsi piccoli capolavori intrisi di emozioni e, perché no, anche un po’ di angosce. L’ultimo lavoro, come ha spiegato oggi il regista al pubblico dei Comics dopo che si è cimentato nel disegno che verrà venduto all’asta il giorno di chiusura della manifestazione, non è altro che un omaggio al cinema dei tempi andati, come quello delle pellicole in bianco e nero di Antonioni o del mitico Fefè. 125 minuti di puro amarcord che vede protagonisti tre giovani aspiranti cineasti. Giovani pieni di paure, emozioni, speranze. Un’amicizia che si lega intorno a un giallo e a un lunghissimo flashback in cui verranno ricordati i grandi artisti del passato.

All’evento di questo pomeriggio è stato proiettato anche un video backstage, un vero e proprio tuffo nei mesi di lavoro delle riprese in cui il pubblico ha potuto vedere come si opera davvero su un set cinematografico. I ciak, le telecamere che si muovono nella stanza come se fossero dotate di una vita propria, le prove, i consigli dati agli attori come se fossero quasi dei figli ma con sempre sul viso lo sguardo perdutamente innamorato per il cinema e per i suoi professionisti.
“Difficile dire di cosa parli davvero il film – ha detto il regista – Se non dei ricordi della mia gioventù appena arrivato nella Capitale, delle persone che ho conosciuto e frequentato, o del cinema italiano. E’ un film pieno di ricordi e ispirazioni. E’ tutto vero ma anche tutto finto. Volevo solo raccontare agli altri la mia passione per il cinema ricordando i miti del passato attraverso gli occhi di giovani che scoprono la vita per la prima volta. Oltre al cinema il mio omaggio è andato infatti anche alla giovinezza, quel periodo della vita così pieno di sogni e illusioni che lascia sempre dentro di noi un po’ di inquietudine e bellezza. Ho lavorato con talenti straordinari e giovanissimi a cui ho dovuto persino insegnare a battere a macchina: i dettagli ripresi dalla camera infatti riprendono le mie mani, non quelle dell’attore. E’ quasi impossibile pensare che un giovane di oggi sappia farlo, sono cose della mia generazione. Il finale del film mi hanno detto che assomigli incredibilmente ad Ovosodo. La cosa non è stata voluta, anzi: se non me lo facevano notare gli altri io non ci avrei proprio mai pensato”.
Notti magiche è stato infatti definito dai critici come il ‘fratello horror di Ovosodo’, horror, ovviamente, perché lascia nello spettatore forti emozioni di disagio come solo un film di Virzì sa fare. Film apparentemente ironici e leggeri che in realtà riportano alla luce emozioni e ricordi ormai finiti nell’oblio. Adesso non resta che riempire le sale.

Giulia Prete