Il Bar Lume ritorna a Natale: a Lucca le prime anticipazioni

2 novembre 2018 | 13:41
Share0
Il Bar Lume ritorna a Natale: a Lucca le prime anticipazioni

I delitti del Bar Lume tornano a Natale e Capodanno. La serie televisiva nata dalla fantasia dello scrittore Marco Malvaldi andranno in onda su Sky il 25 dicembre e l’1 gennaio. Questo è quanto hanno annunciato al cinema Astra di Lucca i responsabili di Sky Italia, lo stesso Malvaldi e due delle attrici della serie cult, Lucia Mascino ed Enrica Guidi. In un incontro con le protagoniste al femminile l’area movie di Lucca Comics and Games ha messo a segno un altro importante risultato di visibilità.
Un incontro divertente, fra aneddoti e anticipazioni ed anche qualche immagine del backstage delle due nuove puntate per la regia di Roan Johnson.
Si parte in ‘salita’ con la richiesta alle attrici di cosa non sopportano dell’autore delle storie, Marco Malvaldi. “Cosa non mi piace di Marco? – dice Enrica Guidi, la Tiziana della serie – Non mi piace che sa tutto di tutto. È una cosa che mi ha sempre sorpreso, specie quando ho scoperto che parla anche giapponese”. “Io con l’autore – aggiunge Lucia, che interpreta il commissario Fusco – ho una sorta di timore reverenziale e non le so dire le cose cattive su Marco Malvaldi. Posso dire che è uno sempre presente, tanto che ha voluto un piccolo ruolo per lui, come Roan Johnson”.
“È vero – dice Malvaldi – in un episodio della serie faccio la statua. Per farlo mi ci è voluta un’ora per il trucco e quattro per struccarmi per complessive tre ore di scena. Ecco perché è bello fare lo scrittore, perché puoi farlo anche in mutande e pantofole”.
Da Malvaldi arriva la genesi dei delitti del Bar Lume: “Mia moglie – spiega – è stata importante per la nascita del Bar Lume. Il tutto è nato da una serata in cui eravamo tutte e due stanchi di lavorare sulla tesi di laurea in chimica. Ci è venuto allora in mente l’idea di scrivere un giallo. Lei poi se ne è dimenticata, io ho preso la storia e ho scritto. Certo – ironizza – il più bravo sono io, ma spesso le soluzioni, i particolari che mi servono a capire cosa succede sono idee sue. E poi, come nella vita, dove io incasino arriva lei a mettere ordine”. Il Bar Lume, pochi lo sanno, in realtà è un posto che una genesi reale, nel bar ‘Il Punto’ di Tirrenia: “Mi sono imbattuto – dice Malvaldi – in quel bar dove il titolare, quando gli ho chiesto un caffè, mi ha risposto di no perché era troppo lontano. Poi mi affaccio dietro il bancone e vedo che ha i piedi a mollo in una tinozza d’acqua. Insomma, un locale da frequentare da allora in poi. Il titolare si chiama Massimo, mentre Viviana (da cui il cognome Viviani del protagonista del Bar Lume) era la donna che all’epoca lavorava nel locale. E molte storie raccontate sono vere. Faceva davvero alla carta più alta per il pagamento, nel bar poi c’era una campana, mi è serito un anno per capire che veniva suonata a discrezione del titolare quando qualcuno diceva una cazzata”.
Enrica Guidi, toscana di Rosignano Solvay, spiega il suo impatto con la serie. Dai corsi di dizione a Roma alla richiesta di parlare in livornese: “Nel personaggio – spiega – emerge la mia toscanità, il mare, un po’ di Solvay. Nel personaggio ho dovuto dimenticare la mia dizione, nel brano per il provino addirittura c’era un ‘boia deh’ da recitare e ho pensato come fosse curioso come a Roma abbia fatto di tutto per cancellare l’inflessione e alla prima occasione me la richiedessero per lavorare”.
“Per quanto mi riguarda – dice Lucia Mascino – inizialmente ho fatto il provino per un altro ruolo, quello della moglie di Massimo Viviani. Poi Cappuccio, il regista della prima serie, mi ha scelto come commissario. È stato lui ad avere l’intuizione. Io e Tiziana, nella serie, siamo coloro che circuiscono e allo stesso tempo respingono Massimo, pur essendo due personaggi molto diversi, Tiziana con la sua spontaneità e la Fusco, che ha questa ironia tagliante e costante. Sono questi due personaggi che proteggono il senso della storia, mentre intorno c’è un totale bordello. Come personaggio mi sento un eroe dei fumetto, solitario nella mia ironia. Ma è proprio quello che piace di questo prodotto, l’understatement che fa da contraltare alle serie tv ‘muscolari’ americane. Noi siamo fieri di essere incasinati e di avere come protagonisti quattro anziani, tre dei quali sono diventati a 70 anni divi della televisione”.
Finale di incontro dedicato alle anticipazioni sulle prossime due puntate. Una delle puntate sarà girata (anche) a Buenos Aires, dando un senso di intercontinentalità alla serie. Ci saranno poi alcune evoluzioni nei personaggi: Tiziana, come si era capito nell’ultima serie, diventerà mamma. E ancora, ci sarà il ritorno di Filippo Timi, la definitiva affermazione di Stefano Fresi e di tutti gli altri nuovi personaggi che, ha detto Malvaldi, “sono ottime premesse per una ulteriore stagione del Bar Lume”.
Le due nuove storie sono originali e create appositamente per la televisione: “C’è stato un allineamento – spiega Malvaldi – fra la serie tv e i libri. Adesso ripartiamo verso una strada comune. In questi anni sono successe molte cose indipendenti dalla nostra volontà, come la morte di Carlo Monni. Di un Ampelio si sente la mancanza e penso che presto ce ne sarà uno nuovo”. Diventerà un film anche l’ultimo romanzo ‘A bocce ferme’) “Penso di sì – dice – Si tratta per la prima volta di un cold case, che permette a Pineta per una volta di uscire dall’effetto ‘Jessica Fletcher’, con un morto per ogni episodio. Si indagherà su un caso del 1968 e tutti i personaggi, compresi i ‘4 della banda della maglia di lana’, si troveranno ad interagire con il loro passato”.
A questo punto non resta che aspettare Natale per un altro tassello della storia del Bar Lume.

{gallery}comics/barlume{/gallery}

Enrico Pace