Comics, ecco la nuova avventura del Commissario Mascherpa

Un’indagine internazionale per fare luce su un crimene ambientale. Si intitola Mare nero la nuova avventura del Commissario Mascherpa, creazione dell’autore calabrese Luca Scornaienchi. La seconda avventura del poliziotto è stata presentata questo pomeriggio (30 ottobre) nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Erano presenti, oltre all’autore, Annalisa Bucchieri direttore del periodico Poliza Moderna che ha prodotto il fumetto e il caporedattore Anacleto Flori; il disegnatore Daniele Bigliardo (conosciuto dagli amanti dei fumetti per aver prestato la sua creatività al servizio di Dylan Dog) e molti esponenti delle forze dell’ordine. Tra questi Silvia Cascino, dirigente della squadra mobile; Davide De Servi, responsabile dell’ufficio immigrazione; e Leonardo Leone, direttore della digos. L’incontro è stato moderato dal giornalista Pier Luigi Gaspà.
L’opera, una graphic novel a puntate, racconta le indagini del commissario Mascherpa che, partendo dal naufragio di alcune navi nel Tirreno, lo porteranno a visitare diversi paesi europei. Un’opera fortemente voluta dalla polizia di stato soprattutto per avvicinarsi ai più giovani ma che comunque si fa apprezzare anche dal punto di vista artistico. Tant’è che dopo il successo della prima storia – presentata proprio lo scorso anno a Lucca Comics & Games – ne è stata prodotta una seconda.
A spiegare la genesi dell’opera è Annalisa Bucchieri: “Siamo partiti con questa avventura nel 2017 – racconta -. Desideravamo creare uno spazio all’interno della nostra rivista per arrivare ai più giovani. All’epoca ebbi la fortuna di conoscere Luca Scornaienchi che aveva organizzato a Roma una mostra dedicata ai fumetti che parlavano di mafia e rimasi particolarmente colpita dalla bellezza delle tavole esposte. Così decidemmo insieme di creare questo fumetto che sarebbe dovuto essere a puntate, una per ogni numero della rivista. L’idea ha avuto un successo tale che anche l’Europol se ne è interessata chiedendoci di farne una versione anche in lingua inglese”.
“Abbiamo scelto uno stile molto realista – prosegue Bucchieri -. Volevamo raccontare la realtà quotidiana e le difficoltà che gli agenti si trovano a dover fronteggiare tutti i giorni. È stato un impegno non indifferente ma siamo molto felici del risultato finale. Crediamo che sia un prodotto valido: il fumetto non è arte di serie B ma ‘letteratura disegnata’”.
“C’è stato un lavoro molto lungo per eliminare tutti gli ‘errori’ che erano presenti nella prima versione del fumetto – aggiunge Anacleto Flori -. Volevamo che le storie raccontate rispecchiasero fedelmente la realtà per cui abbiamo lavorato molto anche sui dettagli. È stato unlavoro che ha coinvolto tutta la redazione che ha lavorato con tempi serratissimi”.
“Non ci siamo limitati a questo però – aggiunge Flori -. Grazie al Miur abbiamo portato anche questo progetto nelle scuoleattraverso un concorso. Abbiamo chiesto ai ragazzi di rielaborare la storia del commissario con i loro occhi e dobbiamo dire che abbiamo avuto dei riscontri davvero interessanti: molti hanno reinterpretato la storia contestualizzandola con le problematiche della loro città, è stato molto interessante. Alcuni ci hanno anche mandato un video che abbiamo riutilizzato anche nelle nostre presentazioni tanto era ben fatto”.
La parola è poi passata all’autore della storia, Luca Scornaienchi: “Ringrazio in particolare Annalisa Bucchieri che mi ha dato l’opportunità di raccontare la mia terra, una terra difficile. Parrebbe che la Calabria sia la locomotiva d’Italia, d’altronde laggiù non c’è la mafia, non c’è la Ndrangheta – commenta sarcastico -. Il fatto di poter raccontare una realtà che conosco bene e di poter fare affidamento su una redazione di esperti mi ha permesso di creare delle storie più realistiche e di raccontare il lavoro quotidiano di tante donne e uomini”.
“Conoscevo già questo progetto e mi piaceva molto per cui ho accettato molto volentieri di farne parte – ha aggiunto Daniele Bigliardo che ha disegnato questa seconda avventura -. Un’attività di informazione sull’operato della polizia è molto importante. Se non ti racconti, non esisti. Nell’immaginario collettivo tutti conosciamo come lavora la polizia americana, molto meno quella italiana. Nel momento in cui ti fai conoscere entri in contatto con le persone ed inizi a ‘esistere’. Per questo ho scelto di far parte di questo progetto”.
Una domanda interessante sorta nel corso della presentazione è stata se il fumetto rispecchiasse davvero il quotidiano degli agenti di polizia e chi meglio dei diretti interessati poteva rispondere a questa domanda? “Sicuramente, leggendo le pagine, in molte occasioni ci siamo immedesimati. Magari invece in altre occasioni siamo stati proprio noi ad essere di ispirazione – ha detto Leonardo Leone -. È bello vedere le difficoltà quotidiane con cui tutti noi ci troviamo a doverci confrontare, non solo sul lavoro ma anche nella vita privata. Inoltre spesso e volentieri i fumetti possono essere anche da spunto per le nostre indagini. Ormai i malviventi non usano più i cellulari perché sanno di essere intercettati per cui spesso ci siamo trovati a dover ricorrere a tecniche più tradizionali, come il pedinamento. Occorre anche creatività nelle indagini e i fumetti possono essere un bello spunto”.
“Spesso la polizia viene associata a chi fa i grandi arresti di mafia o alle forze schierate durante i grandi eventi e le manifestazioni ma la realtà è un’altra – spiega Davide De Servi -. Il nostro lavoro quotidiano è fatto di molto ascolto e di recupero delle relazioni. Forse negli ultimi anni i cattadini si sono sentiti un po’ abbandonati dalla forze dell’ordine. Occorre quindi riallacciare questo rapporto perché la collaborazione dei cittadini è fondamentale nel nostro lavoro. Non è sempre facile perché c’è un po’ di diffidenza nei nostri confronti ma con un po’ di creatività si può recuperare quel rapporto fiduciario che è venuto meno”.
Proprio come il commissario Mascherpa anche a Silvia Cascino è capitato di dover andare all’estero per le sue indagini: “Eravamo alla ricerca di un latitante che da anni non viveva più a Lucca – racconta -. Quest’uomo era invischiato in ambienti di estrema destra ma ne era sempre uscito pulito. Noi lo cercavamo per una serie di truffe che aveva orchestrato. Le indagini ci portareono a Nizza e devo dire che all’inizio le cose non sono state facili, ma grazie al lavoro dell’ufficiale di collegamento e alla collaborazione della gendarmeri francese siamo riusciti ad arrestare questa persona”.
Sarà possibile acquistare il secondo volume delle avventure del commissario Mascherpa allo stand della polizia al prezzo speciale di 7 euro. Il ricavato sarà devoluto in beneficienza al Piano Marco Valerio, un progetto per dare sostegno concreto alle cure delle malattie pediatriche e croniche dei figli dei dipendenti della Polizia di Stato.