Dylan Dog, è rivoluzione: sposa Groucho e fa fuori Sclavi



Dylan Dog sposa Groucho. E sarà un matrimonio d’amore, nessuna caricatura. Il numero 399 del secondo fumetto più letto d’Italia, made in Bonelli, è stato presentato in anteprima oggi (30 ottobre) a Lucca Comics & Games. In edicola, invece, arriverà il 29 novembre. Ma c’è di più. Il numero successivo, il 400, segnerà uno spartiacque epocale nella storia dell’indagatore dell’incubo: Dylan ucciderà il suo autore, Tiziano Sclavi. Un finale ‘apocalittico’ della narrazione del ciclo della meteora, atteso dai lettori del fumetto che più di ogni altro ha segnato la generazione dei giovani degli anni Novanta.
Il testimone, adesso, passa tutto nelle mani del fumettista Roberto Recchioni che, insieme al direttore editoriale di Bonelli, Michele Masiero, ha inaugurato i talk condotti da Luca Valtorta nello spazio Robinson ospitato dalla chiesa di San Giovanni. “È stato lo stesso Sclavi – ha raccontato Recchioni – a volersi separare, in qualche modo, dal suo personaggio. Il come, tuttavia, lo ha scoperto solo dopo che ho finito di disegnare la storia. Ma si arriva sempre al momento in cui il creatore di un personaggio si assume la responsabilità sia di condurlo in nuove storie, sia di dirgli addio. Così come per me è arrivato il momento di diventare adulto, di staccarmi, in un certo senso, dal ‘modello genitoriale’ che la penna di Sclavi ha rappresentato: un passaggio che le ultime generazioni, quelle di chi è nato dagli anni Settanta in poi, faticano a fare”. Tiziano Sclavi, nel frattempo, ha rifatto capolino nella sceneggiatura di Dylan Dog. Sua la firma dei fumetti che da lunedì scorso (28 ottobre) stanno uscendo a puntate sulle pagine di La Repubblica. “Abbiamo rinnovato un sodalizio con questo quotidiano – ha sottolineato Michele Masiero – con queste 6 storie inedite scritte da Sclavi in una fase in cui ha sentito di avere qualcosa da raccontare. Una sorte di ultimo atto di amore verso un personaggio che il prossimo anno diventerà una serie tv in live action supervisionata da Bonelli e che ha già assoldato, come regista, un maestro dell’horror come il James Wan di Saw – L’enigmista.
“Se Dylan Dog è, dopo Tex, il secondo fumetto più letto in Italia – evidenzia Masiero – è perché lo comprano sia gli appassionati, per non dire maniaci, del personaggio, sia i lettori casuali e discontinui. Un albo di Dylan Dog è una storia che richiede dai 9 ai 12 mesi di lavoro: essere prossimi all’albo 400 è un traguardo che conferma che 33 anni, questo fumetto, proprio non li sente”. Sono già in lavorazione i numeri dal 401 al 406, quelli tutti sotto la stella di Roberto Recchioni. “Per arrivarci, però, dobbiamo passare da una sorta di reset. Il mondo è un concentrato di male – spiega il fumettista – e l’impatto della meteora permette un nuovo inizio. Poco prima Dylan compie un atto di speranza: sposa Groucho, il suo maldestro assistente dalla freddura facile. Ma la vera sorpresa sarà scoprire come. In fondo, nessuno dubita dell’eterosessualità di Dylan Dog e di Groucho: eppure, la loro unione, ci tengo a dirlo, sarà una scelta d’amore”. Sì, perché Dylan ci ha abituati, da sempre, a stare dalla parte di chi è in minoranza. E questo tipo di messaggio – accogliere l’altro, profondamente, perché non si percepisce nessuna differenza nell’essere umano – è del tutto connaturato al suo personaggio. Un ateo capace sempre di porgere l’altra guancia. “Dylan Dog è quello che dice ‘i mostri siamo noi’ – incalza Recchioni – e che dà voce a una società che si interroga, che pone domande senza dare risposte. È espressione politica, di un messaggio civile privo di estremismi ma urgente, in un momento storico in cui si manifestano resistenze forti all’affermazione di alcuni diritti. Credo che questo sia una sorta di ultimo atto: tra 50 anni tutte le persone, indipendentemente dalla propria sessualità, avranno pari diritti. Il fumetto ha sempre anticipato certe sensibilità: si pensi che Tex sposa un’indiana e lo fa nel 1948”. L’annuncio del matrimonio tra Dylan Dog e Groucho, però, oggi ha attirato sui social i commenti di qualche hater. “A dimostrazione – ha sottolinato Masiero – che Dylan Dog, ancora oggi, incarna l’empatia, la capacità di essere umani. Qualità che, insieme alle altre, sono ben messe in luce anche dall’incontro con Batman e Joker. Una pubblicazione, anche questa presente a Lucca Comics in anteprima, che rappresenta la collaborazione italiana voluta da Dc Comics dopo i fortunati incontri con personaggi-simbolo della cultura fumettistica francese e brasiliana”.
Elisa Tambellini