Fumetti e cervello, nuove frontiere al baluardo S. Paolino

3 novembre 2019 | 09:26
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Fumetti e cervello, nuove frontiere al baluardo S. Paolino
Fumetti e cervello, nuove frontiere al baluardo S. Paolino
Fumetti e cervello, nuove frontiere al baluardo S. Paolino
Fumetti e cervello, nuove frontiere al baluardo S. Paolino
Fumetti e cervello, nuove frontiere al baluardo S. Paolino
Fumetti e cervello, nuove frontiere al baluardo S. Paolino

Doveva essere il punto strategico verso il quale dirigersi per tirare un po’ il fiato, ma alla fine è diventato una sorta di Mecca per gli appassionati di fumetti e delle neuroscienze. Un’associazione che in prima battuta potrebbe apparire bislacca, ma tant’è. Al baluardo San Paolino il popolo di Lucca Comics viene per rifocillarsi, certo, ma trova anche alcune piacevoli sorprese. A partire da BrainArt: il software capace di “leggere il pensiero”, disegnando forme e volumi che danno forma ai nostri ricordi e alle emozioni percepite durante l’ascolto di una canzone, spesso quella del cuore.

Ospite allo stand della Fondazione Arpa (che percepirà in donazioni una parte del ricavato, ndr) la startup di Cesena ha mietuto un successo di proporzioni enormi, producendo file anche di venti persone per volta. Troppa la voglia di inforcare i sensori (da apporre sulla fronte) che rilevano l’attività neurale mentre si sta comodamente seduti in una mini camera oscura, le cuffie che ci passano la musica che amiamo. Un’esperienza unica come le immagini che ne scaturiscono: diverse per ciascuno di noi, con linee e vortici che degradano dal blu al verde, fino ad un acceso rosso.
Proprio accanto trova soddisfazione l’enorme schiera degli appassionati di Batman. Fumetti, Batmobile, la moto utilizzata dal cavaliere oscuro sono i cimeli che attirano una folla e strappano selfie, foto di gruppo ed acquisti in serie. Ottimi gli affari anche per gli stand al padiglione più generico, quello che contiene merchandising appartenente a diverse serie, film e fumetti. Interessante annotare, in questo senso, come sciarpe e bacchette magiche della saga di Harry Potter continuino imperterriti a risultare gli oggetti più venduti: “Harry non passerà mai di moda – dicono tre appassionate vestite con le effigi di Grifondoro – e sinceramente, anche se ormai andiamo verso in trent’anni, non vediamo l’ora che esca la serie tv dedicata”. Aggirandosi nel cuore dello stand emergono anche One piece, altro fumetto (e serie) dei tempi andati, ma che intercetta ancora un grande pubblico, ma anche gadget di Pokemon, Saints Seya e di un’infinità di altri manga giapponesi. C’è spazio, inoltre, anche per una vera sala d’armi medievale sotto il tendone.
E, proprio accanto, c’è l’opportunità di rilassarsi mettendo qualcosa sotto ai denti in uno dei numerosi punti ristoro: insomma, un angolo di paradiso.

Paolo Lazzari