Occupazione, Cisl: “Buoni i dati 2024 ma servono contratti stabili”

"Una parte importante di questi numeri si riferiscono a contratti stagionali, a chiamata, in somministrazione o a tempo determinato"

I dati relativi al primo semestre 2024 e attinti dal sistema Sil Centri per l’Impiego della Regione Toscana mettono a fuoco l’andamento delle assunzioni in relazione ai codici Ateco, ovvero i codici che riassumono per macro categoria economiche i settori anche in relazione ai dati Istat. In una parola i numeri della statistica estratta da Cisl Toscana Nord, configurano concretamente i contratti di lavoro e quindi misurano con assoluta veridicità e attendibilità il polso della situazione.

“L’occupazione – specifica Andrea Figaia, segretario Cisl Toscana Nord – dimostra di essere in buona salute: in provincia di Lucca nel 2023 il livello di occupazione risulta al 49.6% contro il 48.1% di Massa Carrara, il 52.2% di Pisa e il 49.6% di Pistoia. Con una decisa impennata occupazionale nel settore turismo, alberghi e ristoranti ma anche nel comparto dell’industria. Un quadro decisamente positivo”. In particolare per quello che riguarda i giovani: “In provincia c’è stato un calo tra i disoccupati nella fascia giovanile fino a 24 anni, passata dal 26 per cento del 2022 al 22.3% del 2023″.

“Un risultato importante – sottolinea Massimo Bani, segretario generale di Cisl Toscana Nord – che però adesso sta a noi accompagnare nella giusta direzione, ovvero nella stabilizzazione di tutti questi contratti che comunque rappresentano un punto di partenza importante nell’ottica del lavoro e della sana economia. Purtroppo però una parte importante di questi numeri si riferiscono a contratti stagionali, a chiamata, in somministrazione o a tempo determinato. E’ più difficile tradurli in contratti a tempo indeterminato quando si tratta di particolari settori, penso ad esempio al settore turistico, ma questo deve essere lo sforzo di tutti nell’ottica di un importante salto di qualità”.

Nel primo semestre 2024, in provincia di Lucca l’agricoltura cresce molto in termini assoluti con 590 unità quasi i 2/3 dell’anno precedente in soli 6 mesi; i numeri assoluti del settore sono assai più modesti rispetto agli altri settori.

L’industria si conferma in crescita, con un numero di assunzioni ragguardevole pari ad un aumento di 2621 unità, in linea con il 2022 , mentre nel 2023 aveva avuto una certa flessione, evidentemente recuperata per intero.

L’edilizia registra un aumento buono ed è già sopra la media delle assunzioni degli anni precedenti; con un numero di occupati però buono, pari a 1102 assunzioni nei 6 mesi.

La logistica (trasporti – magazzini) cresce abbastanza bene con 670 assunzioni, senza tenere però il ritmo del 2022. Il dato appare un po’ povero, anche in relazione alle province limitrofe (portualità ed aereoportualità ecc) ed interroga il sistema sulla strategicità di investire in settori di sintesi e riferimento anche per altri territori o sistemi economici.

Decisamente bene turismo, alberghi e ristoranti comparto questo proprio di confine con le cosiddette attività lavorative non ufficiali, non registrate insomma. Un bel 3660 come posti di lavoro, anche in pre estate, ma in un settore di numeri complessivi importanti. La dice lunga sui posti di lavoro che ancora si possono registrare e conferma la necessità dell’impegno sindacale, sia pure in presenza di una fortissima predominanza del lavoro a tempo determinato giustificata da una forte stagionalità oggettiva, specie in Versilia.

Fortissimo aumento percentuale nel settore dei servizi alle imprese. Performance forte di 2843 posti di lavoro nel semestre 2024. Il settore, per sua natura molto aleatorio (sottotitolatura in simultanea di meeting e conferenze, organizzazione di raccolta fondi per conto terzi, servizi di raccolta monete nei parchimetri, attività dei banditori d’asta autonomi, gestione di programmi di fidelizzazione commerciale, altre attività di supporto alle aziende non classificate altrove, lettura di contatori del gas, acqua ed elettricità, volantinaggio, affissione di manifesti, emissione di buoni sostitutivi del servizio mensa ecc) va valutato anno per anno e rappresenta una prima stabilizzazione di rapporti di lavoro in settori davvero a rischio.

La Pubblica Amministrazione, spiegano, “continua a decrescere sensibilmente e sconta solo un 4305 abbastanza in linea con il trend degli ultimi anni. Il dato comunque continua ad essere assai severo e va valutato probabilmente in una ‘resa dei conti’ post Covid, una sorta di sintesi fatta di pensionamenti un po’ accelerati, dopo ‘quota 100’, senza conseguenti assunzioni adeguate e corrispondenti ed anche considerato che la pubblica amministrazione sta invecchiando e sarebbe bene procedere ad assunzioni numericamente e professionalmente adeguate.

Da ultimo il commercio. Numeri buoni con un aumento dell’occupazione pari a 1735 unità assunte nel semestre con un aumento di circa il 10%. Dati buoni che confermano un trend in ascesa negli ultimi anni.

Alla fine su Lucca è possibile apprezzare un aumento generale dei nuovi contratti individuali pari a 20.936 nuovi posti di lavoro”.

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