
Una valigetta stracolma di foglietti volanti sui quali erano appuntati dati di pazienti, tipologia di intervento e ovviamente importi. Una documentazione senza dubbio accurata, ma lontana da ogni regolarità fiscale quella rinvenuta dai finanzieri della tenenza di Castelnuovo nell’abitazione di un dentista che svolge la professione in alta Garfagnana. Colto in fallo, il dentista non ha nascosto che si trattava dei compensi percepiti “a nero” derivati dalla sua attività odontoiatrica. L’evasione, che secondo gli inquirenti ammonterebbe a un milione e 200mila euro, è stata scoperta in seguito a una verifica fiscale di routine, nell’ambito di un’attività di analisi di rischio messa in moto dal comando provinciale per stanare gli operatori economici ad alta pericolosità fiscale. Dopo i primi accertamenti nello studio del professionista la Guardia di Finanza ha trovato la prova inconfutabile nell’abitazione, cui è seguito il sequestro, finalizzato alla futura confisca, dei beni di lusso del dentista, tra i quali auto, villa al mare e in montagna e barca, per un totale di 476mila euro. Lo scopo è quello di garantire una misura che compensi i danni provocati alle casse dello Stato.