
Aveva il volto sanguinante e tumefatto quando si è presentata ieri sera (2 maggio) in lacrime, chiedendo aiuto al titolare di un ristorante di San Concordio, dopo essere fuggita da casa, una baracca costruita sotto un ponte e dove era stata picchiata dal convivente. Non era purtroppo la prima volta che la donna, 40 anni, veniva aggredita dal suo compagno. Ieri sera però l’ennesima lite è sfociata in un raptus di violenza che l’ha spedita all’ospedale, con una ferita al sopracciglio e la frattura di una costola, con una prognosi di 30 giorni. Un altro caso di violenza sulle donne in Lucchesia. La polizia ha rintracciato l’aggressore, che è stato colpito dalla misura del divieto di avvicinamento e di comunicazione alla convivente. A chiamare il 113 ieri sera attorno alle 23,30 è stato il titolare di un ristorante di San Concordio, dove si era presentata la donna sanguinante.
La squadra volante della polizia è intervenuta sul posto insieme ad un’ambulanza e ha ascoltato il racconto choc della quarantenne. Trasportata al pronto soccorso è stata affidata alle cure dei medici che le hanno riscontrato ferite e fratture giudicate guaribili in 30 giorni. Ora si trova in una struttura protetta, mentre questa mattina gli agenti delle volanti, insieme a quelli della squadra mobile, hanno rintracciato il suo compagno violento, all’interno di una baracca costruita sotto un ponte in zona San Concordio, dove viveva con la donna. L’uomo, 35 anni, oltre ad essere stato colpito dal divieto di avvicinamento, è stato denunciato per lesioni aggravate nei confronti della convivente. Sono poi in corso accertamenti su alcuni oggetti rinvenuti all’interno della baracca, di cui l’uomo non ha saputo dare spiegazioni precise. Si tratta di oggetti di modesto valore, che potrebbero essere, secondo gli investigatori, provento di furto.