Si finge calciatore per truffare tabaccherie: condannato

12 maggio 2014 | 12:05
Share0
Si finge calciatore per truffare tabaccherie: condannato

Un truffatore seriale, secondo gli inquirenti, che lo accusano di diversi colpi in tabaccherie e edicole della Lucchesia, dall’Oltreserchio fino al Compitese. Tutte messe a segno, utilizzando lo stesso copione. Il giovane, 34 anni, distinto e ben curato entra nell’attività, con fare gentile e cordiale. Poi cerca di conquistarsi la fiducia di tutti, ma in particolare di commesse e bariste, forse più suggestionabili dal suo presunto fascino, fingendo di essere un calciatore della Roma. In alcuni casi c’è anche riuscito a farsi credere, visto che comunque fino ad alcuni anni fa aveva militato in alcune squadre di calcio toscane, ma il suo obiettivo, stando all’accusa, non era certo quello di essere gratificato. Già, perché invece secondo i carabinieri, il vero obiettivo era quello di farsi ricaricare la carta Postepay e poi sparire nel nulla. Lasciando a garanzia del pagamento la sua presunta fama.

Per uno di questi episodi, che risale al maggio del 2012, stamani (12 maggio, il truffatore è stato condannato dal giudice Carlo Annarumma. L’uomo, un 34enne originario di Modena, è finito sul banco degli imputati per aver truffato una edicola tabaccheria di Santa Maria a Colle. Inchiodato, a quanto pare, dalle indagini dei carabinieri della stazione di Nozzano, sulle basi delle testimonianze rese dalla titolare dell’esercizio commerciale preso di mira, è stato condannato ad otto mesi e al pagamento di una multa, mentre una condanna di tre mesi lo ha raggiunto anche per la violazione del foglio di via. Sono diversi gli episodi per cui è indagato il giovane falso calciatore. L’ultimo risale al dicembre scorso ed era stato messo a segno in un locale di Massa Macinaia. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il giovane si era presentato nel bar che era solito frequentare nell’ultimo periodo. Lì aveva diffuso la voce di essere un calciatore della Roma, al punto che nessuno lo metteva più in dubbio. Compresa la cameriera che le aveva ricaricato la carta Postepay di 319 euro, su richiesta del presunto calciatore. Una volta effettuata la transazione sulla carta, la cui titolare era una giovane di Cesena, il falso sportivo si era scusato, spiegando di non avere i soldi necessari. Mostrandosi più che spiacente, si era allontanato con la promessa di andare al bancomat a prelevare, però non era più tornato, facendo perdere ogni traccia di sé (Leggi l’articolo). Un copione ormai ben noto agli investigatori, che ci avevano messo poco ad individuarlo e a denunciarlo: ed era, fra l’altro, lo stesso trucco che un anno fa aveva utilizzato in una tabaccheria di Santa Maria a Colle. Dileguandosi, dopo aver ottenuto la ricarica.