Tutti al nero i 14 lavoratori: maxi multa al calzaturificio

Erano tutti al nero i 14 lavoratori trovati all’interno di un calzaturificio della Piana di Lucca, la cui attività è stata immediatamente sospesa dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, intervenuti sul posto insieme ai militari di Ponte a Moriano, al Norm e al dipartimento ispettorato del lavoro. Un blitz scattato nell’ambito di controlli contro il crescente fenomeno del lavoro sommerso in Lucchesia, che ha portato alla luce un caso veramente preoccupante. Nessuno dei lavoratori, addetti alla manovia, era regolarmente iscritto a libro paga: si tratta soprattutto di giovani donne, tra i 25 e i 30 anni e di alcuni stranieri, al lavoro senza tutele e soprattutto a contatto con sostanze, come il mastice, pericolose per la salute. Nessuno, infatti, secondo quanto accertato dal controllo dei carabinieri, indossava le mascherine, necessarie per attività di lavorazione a contatto con questo tipo di materiale, che tra l’altro è altamente infiammabile.

Una maxi multa colpirà invece il titolare dell’attività, un imprenditore di 45 anni residente nella Piana di Lucca: le sanzioni, complessivamente, sfiorano i 50mila euro, oltre ai 2mila euro che dovrà versare per riprendere l’attività una volta messosi in regola.
Il controllo è scattato nella prima mattinata di oggi, con l’impiego di otto militari. I carabinieri si sono presentati alla sede del calzaturificio, che si trova tra Ponte a Moriano e Marlia e si sono immediatamente trovati di fronte ad una situazione veramente al limite. Il 100% della manodopera impiegata, infatti, era senza un contratto. Un caso per certi versi clamoroso: è la prima volta che i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro si presentano in questa azienda, che lavora per pochi mesi all’anno e a periodi a seconda delle commesse ricevute. I militari hanno anche allertato il personale dell’Asl, invitandolo a verificare anche il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e sulle misure adottate contro i rischi per la salute dei lavoratori.